Assedio all’impero dell’ex narcos degli Amato-Pagano, l’economista Corrado Genovese vuota il sacco ma con una precisazione: «Mi offrii il 5% dei guadagni del lavoro, oltre a un fisso di circa 5-6mila euro. Ero convinto in poche parole che fosse un’attività sostanzialmente legale»
Quando Raffaele Imperiale entrava «nei ristoranti tutti lo conoscevano e lo ossequiavano». È un ritratto del tutto inedito quello che Corrado Genovese, colletto bianco al servizio della holding dell’ex boss degli Amato-Pagano, fa del narcotrafficante che per anni ha vissuto a Dubai diventando un più potenti broker della cocaina al mondo. Circostanza piuttosto singolare: Genovese, pur ammettendo gli addebiti, ha però sostenuto di essere finito a far parte dell’organizzazione ignorando quale fosse la reale attività “lavorativa” di “Lello Ferrarelle”. La stessa cosa, come riportato dal nostro giornale pochi giorni fa, era accaduta anche al coindagato Antonio Cerullo.
Tornando invece al 35enne Genovese, è il 21 marzo scorso quando, a distanza di alcuni mesi dal suo arresto, decide di rendere agli inquirenti della Dda di Napoli un lungo e circostanziato interrogatorio: «Entro in contatto con l’organizzazione mediante Ciro Arianna, con cui ho lavorato da metà 2018 alla fine del 2020. Io sono residente a Dubai e vivevo lì in quel periodo. Arianna lo conobbi tramite amici e cominciai a lavorare per lui. Aveva un’azienda con cui importava a Dubai caffè, pasta e altri prodotti italiani. Entrai come direttore generale di queste azienda, estere e principalmente della Bandiera General Trading». Instaurato il rapporto, non sarebbe passato molto tempo prima che i due iniziassero a fare “sul serio”: «Nell’ottobre 2019 mi chiese se ero disposto ad aiutarlo in alcune transazioni finanziarie che lui gestiva, con triangolazioni tramite Ungheria e con il denaro arrivava a Hong Kong e in varie parti del mondo. Ho svolto questa attività per Arianna più o meno fino a febbraio-inizio marzo 2020, con lo scoppio della pandemia».
A questo punto il colletto bianco dell’organizzazione racconta delle modalità con cui avrebbe incontrato e conosciuto l’allora ras Raffaele Imperiale: «Nel dicembre 2019 Ciro Arianna venne arrestato a Napoli per una questione di contrabbando. Da quel momento ho il primo contatto via Encrochat con Raffaele Imperiale, con cui entrai in contatto tramite una persona di Dubai di nome Leopoldo, con il quale ero in contatto tramite Arianna. Leopoldo è un ragazzo italiano di 36-37 anni, forse cugino di Imperiale, che faceva il tuttofare per la famiglia Imperiale. Fino ad allora conoscevo Imperiale solo come “lo zio”… Imperiale mi chiese informazioni su Arianna e poco altro». Non passò però molto tempo prima che i dialoghi tra i due diventassero di ben altro spessore. Nel momento in cui Arianna ottenne i domiciliari, Genovese e Imperiale avrebbero infatti lanciato definitivamente il loro rapporto: «A Dubai Arianna o chi per lui mi consegnò un telefono abilitato alle conversazioni via chat con Encrochat, dove c’erano i contatti dello “zio” e di Ciro Arianna. Anzi, mi correggo, forse il telefono mi era stato fatto consegnare già a cavallo del periodo di Natale 2019… Dopo qualche settimana entrai in confidenza con Imperiale, sempre con lunghe conversazioni telefoniche. Parlammo anche di possibili investimenti».
Facendo una breve regressione, Genovese ha ripercorso le tappe che l’hanno portato a diventare un imprenditore di grande successo: «Io ho una formazione economica, sono un economica. Sono andato via di casa presto, ho lavorato in Svizzera, nel mondo dell’oro (trading fisico di oro), poi sono stato in Ghana, nel 2013 e vi rimasi per un anno e mezzo. Lì aprii una mia azienda di oro, divenni socio di una miniera. Poi andai in Libano e nel 2014 mi trasferii a Dubai. Arrivai con 500mila dollari derivanti dalla mia attività mineraria. Aprii a Dubai due pizzerie con il mio brand Pizzaly. Poi ho venduto a inizio 2017 ai miei partner locali, ebbi un momento di depressione ed lì che ho conosciuto Arianna, la persona che più mi è stata vicina in quel periodo, un vero amico. Conservavo solo la mia società di consulenza finanziaria». Quando al narcos degli Amato-Pagano: «A fine aprile vidi per la prima volta Raffaele Imperiale, conoscendolo a quel punto anche per nome. Cominciammo ad accordarci per lavorare insieme. Si trattava di un lavoro di contabilità e di un lavoro di cambisti».
Spiegando i contenuti dell’accordo, Corrado Genovese ha quindi messo a verbale alcune cifre: «A luglio 2020 cominciai a lavorare a stretto contatto con Raffaele Imperiale. Da giugno era finita la priva e Imperiale mi offrii il 5% dei guadagni del lavoro di cambista, oltre a un fisso di circa 5-6mila euro. A luglio 2020 Imperiale si trasferì in un’altra abitazione, in una nuova villa a Emirates Hills, dove verrà poi arrestato. Mi vedevo con lui tutti i giorni, lavorando insieme dalle 8 alle 15 ore al giorno… Cominciai dunque a entrare nel suo mondo imprenditoriale. In quel momento mi resi conto che per fare girare tutti questi soldi doveva fare qualcosa di illecito, ma devi dire che tutto quello che faceva lo faceva alla luce del sole… Nei ristoranti tutti lo conoscevano e lo ossequiavano. Inoltre non conoscevo il contesto napoletano di Raffaele, le cose me le disse lui, mi parlò del clan Amato-Pagano, ne parlavamo occasionalmente a fine giornata di lavoro». E ancora: «Mentre all’inizio venivo allontanato, alla fine, quando ero di famiglia, ero presente quando parlavano ad esempio di “carichi che dovevano cadere” e “carichi che dovevano passare” e lo si faceva tranquillamente. Ero convinto in poche parole che fosse un’attività sostanzialmente legale… Dopo l’arresto di Imperiale il mio referente diviene Bruno Carbone, con cui ho contatti fino ad aprile 2022. Dopo di che viene catturato e lo sento un paio di volte dopo, quando mi chiese degli Usdt da dare a persone che dovevano liberarlo e delle valigie da mandare in Turchia… Quando Imperiale fu arrestato, la cassa del nostro gruppo, in realtà crediti esigibili, era di circa 8 milioni di euro, cioè io avevo accesso a circa 8 milioni di liquidità».