Dopo la denuncia ai carabinieri, arriva anche quella al Tribunale di Napoli Nord per bloccare la proiezione della pellicola ispirata ai tragici fatti avvenuti a Caivano.
Pietro Loffredo e Domenica Guardato, i genitori di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni uccisa il 24 giugno 2014 da Raimondo Caputo che l’ha scaraventata dal terrazzo dell’ottavo piano del Parco Iacp di Caivano, in provincia di Napoli, dopo un tentativo di abuso sessuale al quale la piccola si era ribellata, hanno presentato ricorso contro l’uscita del film ispirato alla storia della piccola.
Il padre e la madre della bambina avevano già presentato, lo scorso 8 maggio, una denuncia ai carabinieri per chiedere lo stop all’uscita nelle sale del film “Fortuna – the giant and the girl”, prevista per il prossimo 27 maggio. La diffida è stata fatta pervenire, per conoscenza, anche all’Ufficio del garante per l’infanzia.
“Il film – scrivono gli avvocati Angelo Pisani e Simona Trongone nel ricorso indirizzato al Tribunale di Napoli Nord – è addirittura intitolato col nome della piccola…”, circostanza che, come altre, può suscitare un “transfert o, peggio, grande suggestione” in coloro che hanno vissuto quella tragedia.
Dal canto loro, i produttori dell’opera sottolineano come si tratti solo di una rappresentazione artistica, libera, di fantasia che prendeva solo spunto dal noto dal triste fatto di cronaca. Tesi contestata dai legali della famiglia Loffredo, che sottolinea come nel film vi siano particolari caratteristiche, attraverso le quali vengono rappresentati eventi realmente accaduti.