Agguati e vendette-lampo ai Quartieri Spagnoli, le intercettazioni svelano lo scontro tra i Minieri e i Giarnieri: «Lui ha sparato a Nicola, quello non se lo scorda più»
Intraprendere la strada del crimine può essere fonte di profondo dolore non soltanto per le vittime, ma anche per i parenti degli aspiranti ras. Succede a Napoli, precisamente ai Quartieri Spagnoli, dove da mesi imperversa una spietata faida che vede contrapporsi alcune gang di giovanissimi pronti a tutti: anche a impugnare una pistola e a far fuoco senza esitazione in pieno giorno e davanti a decine di persone. Come successo il 29 maggio del 2019, quando un commando di sicari ha sparato ad Antonio Giarneri nel bar della Pignasecca in cui lavorava. Un raid atroce, maturato per vedetta trasversale: la notte prima, infatti, il fratello si sarebbe reso protagonista di un’altra sparatoria ai danni di un giovanissimo che non ha tardato a passare al contrattacco.
Per quella notte di fuoco e terrore due giorni fa sono finiti in manette Mario Giarnieri, 25 anni, e Ciro Marrazzo, 23 anni, accusati di aver ferito a colpi di pistola Nicola Minieri. Quest’ultimo, 22 anni, è stato invece arrestato insieme al fratello Ciro Minieri, 23 anni, in quanto sospettato di aver compiuto l’agguato al Bar Sommella, alla Pignasecca, in cui rimase ferito Antonio Giarinieri. Le indagini sul caso sono state condotte tra mille difficoltà dai carabinieri del nucleo Investigativo di Napoli, i quali nei giorni successivi alle due sparatorie hanno dovuto fare i conti con un gigantesco muro di omertà. Una grossa mano all’inchiesta è però arrivata dalle intercettazioni telefoniche e soprattutto ambientali, dalle quali è da subito emerso il coinvolgimento delle due gang rivali. Le registrazioni hanno però offerto agli inquirenti anche dei tristissimi spaccati di vita familiare.
Il 31 dicembre 2019 una cimice piazzata in casa di Giuseppina Mazzocchi, madre dei Minieri, registra un conversazione tra la donna, il compagno Ciro Barberio, il quale racconta di aver avuto un incontro con Alessandro Giarnieri, padre di Mario, il quale sarebbe stato a dir poco disperato per i problemi che gli stava causando il figlio: «Ha detto “io non ce l’ho con nessuno, tengono solo le teste di merda i ragazzi, pare mille anni che lo arrestano a mio figlio”, questo mi ha detto». Barberio ha poi aggiunto: «Eh… ha detto che per mezza sua hanno sparato nel bar addosso al figlio… ha detto che poi non era nemmeno un cazzo suo… ha detto “mo tu lo conosci a mio figlio, chi lo chiama lo chiama, quello subito corre”, è vero però… quello è uno scemo alla fine». La conversazione va avanti a in seguito interviene anche il figlio Ciro Miniero, affermando: «Perché quello lui (Mario Giarinier, ndr) ha sparato a Nicola… lui si scorda tra vent’anni, Nicola non se lo scorda più».