di Giancarlo Tommasone
A meno che non si verifichino eclatanti colpi di scena, le strade percorribili appaiono due: un Governo M5S-Pd (ribattezzato giallo-rosso) oppure il voto. E’ il bivio che ci si troverà di fronte al termine della crisi. Che, in un caso, o nell’altro, potrebbe avere comunque ripercussioni sulle prossime elezioni regionali in Campania, soprattutto, è chiaro, nel centrodestra. Su questo tema, Stylo24 ha raccolto le considerazioni del deputato di Forza Italia, Paolo Russo.
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Crisi di Governo, alla fine, secondo lei, a cosa si approderà?
«Esprimere un pronostico al riguardo è estremamente difficile. Il quadro futuro è imperscrutabile, avvertiamo al momento, come ogni cosa detta appaia, in verità, svuotata del valore reale».
Gli scenari all’orizzonte sembrerebbero essere due.
«In effetti sì, e sono alquanto definiti e opposti. Il primo è quello del governo giallo-rosso, il secondo quello del ritorno alle urne. Ma prevedere adesso cosa succederà, non è per niente semplice».
Nel caso in cui si approdi a un Governo M5S-Pd, con la Lega, dunque, all’opposizione, come potrebbe cambiare il quadro in vista delle Regionali in Campania? Forza Italia risulterebbe favorita rispetto al Carroccio, per la guida della coalizione di centrodestra?
«Ci muoviamo sulla base delle ipotesi, è bene chiarirlo subito. E rispondendo prima alla seconda domanda, non credo che si tratti di un momentaneo rapporto di forze, diretta emanazione di quanto accade e accadrà a livello centrale. Piuttosto, parlerei di radicamento dei partiti sul territorio. La cosa sicura che accadrà – e che è già accaduta in tutte le regioni in cui si è votato – è che ci sarà una coalizione di centrodestra. Ora, in alcune regioni, come è naturale che sia, sarà a guida della Lega. In altre, a guida di Fratelli d’Italia. In altre ancora, come per esempio in Campania, dove è più forte la tradizione di Forza Italia, potremmo prevedere una coalizione guidata da FI. Anche se, non ci sono preclusioni da questo punto di vista: nel senso che si lavorerà per trovare la soluzione migliore».
Candidati di FI per la guida della coalizione?
«Quella naturale, per Forza Italia, è certamente Mara Carfagna. Ma siamo in una fase troppo lontana, e il tutto è reso ancor più difficile dal fatto che c’è il rischio di tornare alle urne per le elezioni politiche. E’ difficile non tanto fare una previsione, quanto seguire, al momento, un percorso logico, viste le sensibili incertezze che si stagliano all’orizzonte».

Cosa pensa della richiesta delle primarie nel centrodestra, avanzata da Mastella?
«Tendenzialmente non abbiamo grande entusiasmo rispetto alle primarie. Inoltre, mi sembra che finora, non abbiano portato tanto bene. Ma se dovesse essere questa la scelta che prevarrà, dopo un confronto con la Lega e con Fratelli d’Italia, non solo non ci sottrarremmo, ma credo che anche dal punto di vista della capacità organizzativa, riusciremmo ad ottenere un risultato significativo».