di Giancarlo Tommasone
Il gruppo Palumbo si avvia sempre più a vele spiegate alla conquista della Croazia. Due giorni fa, la società di cantieristica napoletana, ha annunciato ufficialmente che è stato acquisito più del 40% del principale cantiere croato, il Viktor Lenac. L’azienda, in virtù di tale manovra, si dice pronta «a lanciare l’offerta che permetterà al nostro gruppo di prendere il controllo del cantiere di Rijeka».

Il progetto era stato avviato già da alcuni mesi. A metà maggio scorso, con un avviso alla Borsa di Zagabria, i vertici di Viktor Lenac, avevano annunciato che Palumbo Group aveva acquisito quote azionarie
della società cantieristica
L’azienda navalmeccanica napoletana era dunque arrivata ad ottenere il 14,04% dei diritti di voto della suddetta società, assicurandosi la proprietà di 2.360.002 azioni della Viktor Lenac. L’obiettivo, però, come sottolineato dai vertici di Palumbo, è il controllo del cantiere di Rijeka. Continuano, dunque, gli investimenti all’estero. Senza però abbassare la guardia sul mercato nazionale. Non è una novità che Palumbo punti a potenziare la presenza del gruppo in Italia, con un’attenzione particolare alla Liguria.

Gestione dei bacini nel porto di Genova,
il Tar della Liguria annulla il bando
Ad aprile scorso era emerso l’interessamento (da parte del gruppo partenopeo) per la gara di affidamento di 5 bacini (per un periodo di 25 anni). Il bando era stato pubblicato dall’Authority di Genova; il contratto ha un valore di 187 milioni di euro. Al momento, però, è tutto fermo. Nei giorni scorsi, infatti, sono state pubblicate le motivazioni, con cui il Tar Liguria ha bocciato il bando, rendendolo praticamente nullo. Il giudice, tra l’altro, come riportato dal sito telenord.it, non ha valutato legittimo consentire ai privati la facoltà di gestire o fare gestire in uso esclusivo per tutta la durata della concessione tre bacini di carenaggio sui cinque del porto di Genova.

Palumbo gestisce la storica
struttura savonese, Mondomarine
Né, secondo il Tar, si può consentire l’affidamento in esclusiva del bacino di carenaggio 2, quello usato per le navi piccole e gli yacht. La sentenza del Tar Liguria era stata emessa a maggio, accogliendo il ricorso dell’impresa Polipodio, e aveva di fatto annullato il bando di gara indetto dall’Autorità di sistema portuale del Mar ligure Occidentale (Genova e Savona) per affidare ai privati la gestione dei bacini di carenaggio oggi operata da Ente Bacini. Il gruppo Palumbo, al momento, dovrà accontentarsi di essere presente in Liguria, attraverso la gestione di Mondomarine, storica struttura di Savona.