Da Palma Campania a Bangla Campania il passo è fin troppo breve. Nel paese che sorge all’ombra del Vesuvio, su una popolazione di 18mila abitanti, quasi un terzo proviene dal Bangladesh. Nonostante le stime ufficiali dell’anagrafe dicano appena duemila, come riporta un articolo de ‘La Verità, parliamo di almeno il triplo. E d’altronde basta farsi un giro da quelle parti per rendersi conto di come gli affitti bassissimi e la richiesta di manodopera abbiano creato questa comunità nella comunità. Che vive in veri e propri tuguri, in cui le condizioni di vita sono al limite del disumano. Nei mesi scorsi gli ispettori comunali e quelli dell’Asl hanno ispezionato alcuni appartamenti, costatando come in locali di poco meno di 50 metri quadrati vivano 15-20 persone. Portando anche a seri criticità igieniche.
E da qualche settimana il sindaco Nello Donnarumma è finito sotto attacco per la sua scelta di vietare ai bengalesi la preghiera in strada. Ogni venerdì la comunità islamica aveva chiesto di radunarsi in una delle piazze del comune napoletano per invocare Allah. A suo dire, sarebbe impensabile una tale concentrazione di persone tutte in un unico luogo. Anche perché a Palma Campania convergono musulmani da tutto il comprensorio vicino. Senza contare il fatto che nel Comune esiste un regolamento che prevede il pagamento dei vigili da parte dei privati per eventi non organizzati direttamente dall’Amministrazione.
In tutto ciò, c’è chi sfrutta questa situazione, offrendo luoghi malsani in cui vivere per poche centinaia di euro al mese. Nel frattempo la maggior parte di chi è riuscito a ottenere la cittadinanza ha lasciato Palma Campania e anche l’Italia, partendo per Londra e Parigi soprattutto.