La notizia, assolutamente priva di ogni fondamento di verità, diffusa per acchiappare click
di Giancarlo Tommasone
Diffusione di fake news (e che fake news), un fenomeno che vede protagonista, nelle vesti di dispensatrice, anche Graziella Pagano, coordinatrice di Italia viva a Napoli. Nei giorni scorsi, da uno dei profili ufficiali Facebook della ex senatrice, è stato «spammato» un articolo nel gruppo Mercatino dell’usato e non solo. «Cose da pazzi», recita il messaggio che introduce il post. Ma di cosa si tratta? Di un pezzo pubblicato quasi due anni fa (il 29 marzo del 2019) dalla testata online Retenews24, di cui all’epoca era direttore (e da quanto risulta, è ancora) il giornalista Lorenzo Crea, figlio della Pagano.
Un articolo di politica, di approfondimento, di taglio sociale? Vi chiederete. Niente di tutto questo, il servizio diffuso dal profilo Fb ha per titolo: «Amò che ci fai in mezzo alle put…e?» Và a prostitute e ci trova la moglie. Sorvolando sull’italiano sgrammaticato (và invece che va, come correttamente si scrive), concentriamoci sul contenuto della notizia (?).

E’ la storia di un uomo che una sera, con una scusa, esce di casa per concedersi sesso a pagamento. E chi ti incontra tra le prostitute? La moglie. Sembra la scena che ci aspetteremmo di trovare in pellicole tipo Pierino contro tutti, o Giovannona Coscialunga disonorata con onore, e, in realtà, un po’ lo è. Perché la notizia – assai pecoreccia – è inventata di sana pianta.
Una notizia che ogni tanto, torna a fare capolino nel mare magnum del web, e viene utilizzata ad arte (cambiando ambientazione e nomi di battesimo dei protagonisti) con il chiaro proposito di incassare click. Una notizia falsa, ribadiamo, smascherata già nell’aprile 2017 dal sito Bufale.net, e qualche mese dopo, privata definitivamente di ogni fondamento di verità, da un approfondimento del portale Huffpost. Ma tornando alla Pagano, una volta protagonista dei vecchi salotti rossi della politica – che mostrano adesso pareti ormai ingiallite -, nel suo profilo (quello da cui si diffonde l’articolo della moglie-prostituta) è possibile leggere: responsabile Scuola e Formazione presso Partito democratico.
Incarico che la ex dem, poi approdata nelle file renziane, ha effettivamente ricoperto. A questo punto, c’è da considerare come appaia assai discutibile il fatto che dal profilo ufficiale della responsabile di scuola e formazione, si utilizzino fake news su fenomeni di prostituzione – tra l’altro di livello estremamente infimo – per fare spamming su gruppi di pubblica utilità, come quelli dei mercatini dell’usato.
Va detto poi che anche se la notizia fosse stata vera, più del carattere drammatico di una persona che è costretta a prostituirsi – magari per la mancanza di soldi – non vediamo quale sarebbe stato l’effetto di umorismo o di interesse pubblico, tale da giustificare l’azione di acchiappare click, da parte della Pagano. Donna, quest’ultima, che si fregia di appartenere alle istituzioni, ma che in realtà un tempo lontano è stata rappresentate delle stesse. Pagano – ribadiamo – milita in Italia viva, e allora c’è da chiedersi come prenderà questa notizia, Matteo Renzi, visto che l’ex premier è stato il primo e il più autorevole combattente delle fake news.