Per il pm non c’era necessità investigativa di farla né di divulgarla
«Non c’era necessità investigativa di fare quella foto né di divulgarla». Così la pm di Roma Maria Sabina Calabretta nella sua requisitoria nel processo che vede imputato Silvio Pellegrini, il militare accusato di aver scattato la foto di Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani condannati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, mentre era bendato nella caserma di via in Selci a Roma e averla poi diffusa in un gruppo whatsapp. Nel procedimento Pellegrini è imputato per abuso d’ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. La pm ha chiesto per Pellegrini la condanna a un anno e due mesi.
«Nulla giustifica la divulgazione di foto in una chat che non era investigativa, i carabinieri nel gruppo su whatsapp non erano tutti impegnati nelle indagini. C’era una partecipazione emotiva ai fatti, che non c’entrava con le indagini» ha aggiunto la pm. Per il ‘bendaggio’ dell’americano, lo scorso febbraio, il tribunale di Roma ha condannato a due mesi, pena sospesa, il carabiniere Fabio Manganaro, accusato di misura di rigore non consentita dalla legge.