Un nuovo nome oltre quello di Antonio Papa che confessò di aver ucciso l’uomo per un prestito a tasso usuraio
Spunta un nuovo imputato per l’omicidio di Gaetano Ariosto, ammazzato a colpi d’arma da fuoco un anno fa a Boscotrecase in un deposito di via Rio. Secondo quanto emerso in seguito l’uomo sarebbe stato ucciso da un imprenditore di Torre Annunziata, Antonio Papa perché lo opprimeva a causa di un prestito di denaro che gli aveva concesso a tassi usurai. L’uomo, reo confesso, è accusato di omicidio volontario e ieri ha preso il via il processo in cui non appare, però, come l’unico iscritto nel registro degli indagati. Lo rivela Giovanna Salvati in un articolo per Metropolis.
Il nuovo indagato sarebbe Filippo Gallo che lavorava come operaio nella ditta di Papa e, secondo quanto emerso dalle indagini, quel giorno si trovava all’interno del deposito. Non è ancora chiaro quale sarebbe stato il suo ruolo, che probabilmente verrà chiarito durante il processo. Lo stesso Filippo Gallo, però, rivela sempre il giornale, fu coinvolto anche nelle indagini sull’omicidio dell’imprenditore Raffaele Pastore che fu ucciso nel suo negozio il 23 novembre del 1996.