PROCESSO SIGFRIDO 1 – Diciannove condanne, il boss Pasquale D’Alessandro incassa 18 anni di reclusione
Arrivano le condanne per il gotha del clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia nel processo Sigfrido 1. Sono 19 i condannati in totale, dopo lo scontro tra il clan D’Alessandro e i finti pentiti. La Cassazione cancellò le pene esemplari del 2004 inviando gli atti alla Procura Antimafia per ripartire dall’udienza preliminare che non si era mai tenuta. Tra i condannati anche il boss Pasquale D’Alessandro. Per lui, 18 anni di reclusione con interdizione dai pubblici uffici e interdizione legale durante l’espiazione della pena. Oltre a un periodo di soggiorno in casa lavoro per 3 anni. Per Raffaele Di Somma, ’o ninnillo, arriva una condanna a complessivi 28 anni di reclusione. All’ex pentito Ciro Avella, che poi ha deciso di non testimoniare, un totale di 16 anni di reclusione.
Pena da scontare anche per Luigi Polito, l’uomo che all’epoca dei fatti faceva parte del gruppo degli scissionisti di Raffaele Di Somma, poi arrestato perché ritenuto uno dei vertici del clan “terzo sistema” sempre di Castellammare di Stabia. Condanna anche per Giovanni Imparato, capo ultras della Juve Stabia che dovrà scontare 26 anni di reclusione.
Un processo che ha visto anche delle assoluzioni importanti, come quella per Ciro Castellano, difeso dall’avvocato Raffaele Chiummariello, che ha ricevuto la pena solo per associazione. A novembre, però, il reato per 416bis sarà prescritto per tutti gli imputati. I condannati dovranno anche risarcire i danni al Comune di Castellammare di Stabia che si è costituto parte civile.
DI SEGUITO TUTTE LE CONDANNE
INFLITTE E I RELATIVI IMPUTATI
– ABBRUZZESE Michele, 26 anni di reclusione; interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni uno;
– APADULA Francesco d’Assisi, 21 anni di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due;
– AVELLA Ciro, 16 anni di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici ed interdizione legale durante l’espiazione della pena;
– CARUSO Carmine, 12 anni e 4 mesi di reclusione; interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due;
– CASTELLANO Ciro, 7 anni di reclusione; interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e libertà vigilata per anni uno;
– D’ALESSANDRO Pasquale, 18 anni di reclusione; interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni tre;
– DEL SORBO Maurizio, 24 anni di reclusione: interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due;
– DI SOMMA Raffaele, 28 anni di reclusione: interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione leale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni tre;
– ESPOSITO SANSONE Antonino, 15 anni di reclusione: interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due;
– IMPARATO Giovanni, 26 anni e 6 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due;
– LUCARELLI Giovanni, 7 di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni uno;
– LUCCHESE Ugo, 28 anni di reclusione: interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni tre;
– MARTINELLI Nicola, 6 anni e 6 mesi ed € 1.000 (mille) di multa; interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e libertà vigilata per anni uno;
– MAS Ernesto, 16 anni di reclusione; interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due;
– NOCERINO Antonio, 8 anni di reclusione ed €26.000 (ventiseimila) di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici. interdizione legale durante l’espiazione della pena e libertà vigilata per anni uno;
– POLITO Luigi, 5 anni di reclusione: interdizione perpetua dai pubblici uffici. interdizione legale durante l’espiazione della pena e libertà vigilata per anni due;
– ROSSETTI Antonio, 19 anni e 6 mesi di reclusione; interdizione perpetua dai pubblici uffici. interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due;
– SICIGNANO Alfonso, 14 anni di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due;
– VITALE Luigi, 14 anni di reclusione; interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale durante l’espiazione della pena e casa di lavoro per anni due.