Sindaco, vicesindaco e assessori evidentemente erano troppo impegnati
di Mauro Della Corte
La denuncia della dottoressa Chiara Lanza Volpe è una di quelle che fanno riflettere. Strattonata e malmenata a calci e pugni. Spinta a terra con una cattiveria senza limiti per rubare un cellulare vecchio e che, probabilmente, vale pochi euro. Cattiveria che, purtroppo, alberga in alcuni soggetti che «infestano» Napoli. Perché la città partenopea, aldilà della sua storia, della sua bellezza e della bontà d’animo della maggior parte dei cittadini, deve fare anche i conti con il degrado morale di una parte (minoritaria) della cittadinanza. Del racconto della dottoressa, nata a Palermo e trasferitasi 5 anni fa in Campania per motivi di lavoro, colpisce anche l’amore per Napoli che traspare nonostante tutto, l’amarezza per una terra troppo trascurata dai «piani alti». Da quelli che contano e che dovrebbero aiutarla a risollevarsi.
Il silenzio della Giunta
Eppure a poca distanza, a Palazzo San Giacomo, la giunta Manfredi (che ha appena compiuto i 100 giorni di mandato) è sembrata sorda. Non ha espresso solidarietà, non ha assicurato il proprio impegno per migliorare la situazione, non ha profferito una sola parola. Il primo cittadino nella giornata di ieri, mentre sui giornali appariva la notizia dell’aggressione, ha festeggiato la giornata della pizza con un bel video mentre infornava la pietanza tipica napoletana.
La sua vice, Mia Filippone, era troppo impegnata a presenziare all’apertura di un hub vaccinale in una scuola. Nessun cenno a quanto accaduto nemmeno da Antonio De Iesu, attuale assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità ed ex questore (quindi profondo conoscitore della realtà partenopea), né dall’assessore alle politiche sociali Luca Trapanese né da Teresa Armato, politica esperta e assessore al turismo. Nulla di nulla.
La pizza è stata festeggiata, invece, anche dall’ex numero due di de Magistriis, Alessandra Clemente che in campagna elettorale ha utilizzato molto il sociale per ottenere voti. Il silenzio più assoluto da chi invece dovrebbe essere vigile sul territorio per difendere i diritti di tutti. I nostri esponenti politici, però, in passato hanno prodotto centinaia di tweet per argomenti molto più banali e frivoli. È troppo chiedere, oggi, 5 minuti da dedicare alla malcapitata?
L’unico a intervenire è stato Severino Nappi
Il consigliere regionale e coordinatore cittadino della Lega a Napoli ha sottolineato la «delusione di una città che non si prende cura di lei. Di una città per la quale dà tanto con il suo lavoro ma la ripaga in questo modo». «Ciò che è accaduto a Chiara fa male e non possiamo accettarlo. Un forte abbraccio dalla Napoli perbene, Chiara. Con la speranza che tu possa continuare a coltivare i tuoi sogni nella nostra città» ha affermato Nappi.