Il profilo era stato inaugurato ieri con un post in tre lingue
La nomina di Luigi Di Maio a rappresentante speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico era stata contestata da tantissimi «avversari» politici. Per molti Giggino di Pomigliano d’Arco, ex ministro degli Esteri nei governi Conte e Draghi, non era in grado né meritasse di ricoprire quel ruolo. Ieri, dopo, tanto tribolare e l’avvenuta nomina, Luigi Di Maio aveva inaugurato il suo profilo Twitter istituzionale con un post tradotto in tre lingue: inglese, arabo e farsi. Dopo manco 24 ore però, il social ha deciso che quell’account era «sospetto» e ha deciso di sospenderlo. «Account sospeso. Sospendiamo gli account che vìolano le Regole di Twitter» si legge laconicamente se si prova a visualizzarlo. Evidentemente nemmeno le macchine credono alla nomina di Giggino da Pomigliano d’Arco all’importante ruolo Ue.
Nessuno sa spiegare cosa sia successo, per ora. Un portavoce del Servizio di Azione Esterna della Commissione, interpellato per un commento, ha dichiarato di «non avere idea» del motivo di questa sospensione e che tocca alla piattaforma spiegare il perché del blocco, che «non ha nulla a che fare con noi o con il lavoro dell’inviato». Certo è che il suo incarico parte decisamente col piede sbagliato.