Un progetto costruito con la società civile.
“Io sono sempre stato favorevole alle primarie, non sono nel dna centrodestra ma se i leader nazionali decidessero di far ricorso alle primarie ben vengano, anche perché sappiamo che quelle del centrodestra non sarebbero quelle del pd con i cinesi in fila, ma primarie di persone in carne ed ossa”. Lo ha detto Severino Nappi, presidente dell’Associazione Nord e Sud ed ex assessore regionale, a margine della sua iniziativa “Campania, il nostro posto”, organizzato a Napoli come apertura della campagna elettorale per le regionali 2020.
Nappi in merito all’indicazione di Stefano Caldoro come possibile candidato del centrodestra ha sottolineato: “Caldoro è un candidato autorevole, io con lui ho lavorato come assessore e abbiamo costruito insieme il piano per il lavoro. La scelta non può che essere ovviamente quella del tavolo nazionale che deve indicare chi sarà il candidato del centrodestra. Il mio obiettivo è offrire un contributo a disposizione del centrodestra, ricordando che noi alla credibilità del progetto affianchiamo la capacità di aggregazione. E’ questa la differenza tra il bilancino e la crescita: noi pensiamo che si vince trasferendo l’idea di un cambiamento e miglioramento. Le piazze piene dei leader sono il segnale che c’è una voglia di investire, a condizione che la politica sia credibile. Chiusi nelle stanze non si va da nessuna parte”.
“Abbiamo costruito un programma in due anni di lavoro e offriamo questo progetto al centrodestra unito. Questo fa la differenza, un centrodestra coniugato con la società civile e che ha capacità di affrontare le questioni è quello che ci vuole per opporsi al qualunquismo del Movimento 5 Stelle e alla politica clientelare di De Luca”. Continua Nappi, presentando un progetto costruito con la società civile. In migliaia sono arrivati ieri al Palapartenope per l’iniziativa “Campania, il nostro posto”, organizzata da Nappi. “Noi – ha spiegato Nappi – scendiamo in campo con l’obiettivo di governare la Regione Campania e pensiamo che bisogna parlare alle persone. Liste, candidati, presidente, sono il risultato, noi lavoriamo da due anni e non improvvisiamo, se fosse una misura clientelare elettorale non ci sarebbero qui migliaia di persone. Qui non ci sono bandiere né simboli di partiti se non quelle di un progetto. In due anni di lavoro abbiamo costruito un progetto con tanti che hanno analizzato problemi di questa terra rivolgendosi a giovani, anziani a chi ha problemi fisici, a chi ha difficoltà, a chi ha perso il lavoro, a cui bisogna dare risposte. Quest’operazione non è solo social, è fatta da comunità in carne ed ossa che scende stasera in campo e non si ferma, con l’obiettivo è restituire la bellezza e la dignità alla Campania”.