di aemme
Tutti ricordano il finale di stagione del 1982. Milan e Genoa rischiano seriamente di retrocedere in Serie B e il Napoli di Ruud Krol si trova, suo malgrado, coinvolto nell’insolita veste di arbitro dello scontro salvezza. Quando manca poco al fischio finale, il Genoa sembra destinato a una mesta retrocessione in cadetteria. Contro ogni pronostico il Milan rimonta due gol al Cesena. C’è aria di Serie B. Poi però il portiere azzurro Castellini la combina grossa, spedisce la palla in calcio d’angolo e sugli sviluppi del corner Faccenda segna regalando un’insperata salvezza al Genoa. Anche oggi, proprio come 40 anni fa, il Napoli ha il potere di incidere sulla lotta per non retrocedere. Nella bagarre sono coinvolti anche “i cugini” della Salernitana. Intervenuto sulle colonne di Repubblica l’ex calciatore apre lo scrigno dei ricordi:
Napoli-Genoa 1982. Le parole di Faccenda a Repubblica
“Sono passati quarant’anni, ma a me sembra ieri. Ho ricordi nitidissimi: il corner di Iachini, Russo che di testa allunga la traiettoria, io che sbuco sul secondo palo colpendo al volo di interno destro e mettendo la palla tra il montante ed il portiere. E certamente non ho dimenticato che il calcio d’angolo fu propiziato da un rinvio sbagliato di Castellini, il portiere del Napoli. La palla gli scivolò dalle mani e invece che in avanti finì così in calcio d’angolo. Quel gol fu molto chiacchierato, ma vi posso assicurare che fu di un grandissimo indice di difficoltà. Ancora adesso faccio fatica a capire come ho fatto a metterla proprio lì, trovando il pertugio giusto”. Sul risultato del Milan: “Loro erano sotto di due gol, in soli dodici minuti si era portata sul 3 a 2. La gente sugli spalti (del San Paolo, ndr) capì che stavano facendo una porcata e si schierò dalla nostra parte”