Alta tensione davanti all’ingresso dell’ospedale della Pignasecca: il commando ha agito con i volti nascosti dai passamontagna e si è impossessato delle armi
di Luigi Nicolosi
Nella stessa giornata in cui a tenere banco è la notizia della rapina subita da un rider a calata Capodichino, Malanpoli torna a lasciare il segno. Un altro assalto è avvenuto stasera, poco dopo le venti, davanti all’ingresso dell’ospedale Pellegrini. I banditi hanno agito con i volti nascosti dai passamontagna e a bordo di uno scooter con il quale si sono dileguati subito dopo aver messo a segno il colpo. A finire nel mirino due guardie giurate che in quel momento si trovavano all’esterno del gabbiotto che precede l’ingresso del nosocomio. I due vigilantes sono stati quindi derubati delle pistole di ordinanza senza neppure avere il tempo di abbozzare un tentato di reazione. Subito informata dell’accaduto, sull’episodio indaga adesso la polizia di Stato che già in serata si è precipitata sul posto per ascoltare le vittime ed eseguire i rilievi del caso, compresa l’acquisizione delle immagini registrate da alcune telecamere.
Sulla vicenda interviene intanto con parole di fuoco Giuseppe Alviti, sindacalista e presidente dell’associazione Guardie particolari giurate: «Basta con la macelleria sociale delle guardie giurate, bisogna garantire loro tutele e qualifiche previo corsi di informazione e formazione costante. Serve subito un tavolo interforze presso il ministero dell’Interno e della Prefettura di Napoli con noi rappresentanti della categoria che ben conosciamo le problematiche del settore e come dare giuste risposte, non si può chiedere ad altri corpi di conoscere ciò che non possono sapere fermo restando che le forze dell’ordine fanno altro tipo di servizio che nulla ha che vedere con la sicurezza Sussidiaria e complementare».