Il consigliere comunale: «Appare evidente che vi sia stata una grave sottovalutazione dei rischi»
«Non sono bastati i provvedimenti della Prefettura, così come non sono bastati gli episodi di aggressione subiti dai tifosi partenopei in occasione dalla partita di andata di Champions League a Francoforte: oggi, come ampiamente previsto, si assiste a cortei di centinaia ultras tedeschi, a cui si sono aggiunti, per dare manforte, anche esponenti del tifo nostrano, che marciano compatti lungo le vie del centro storico e del lungomare di Napoli, urlando insulti e cercando la provocazione per creare scontri e tafferugli. Un’intera città sotto assedio, decine di poliziotti schierati in tenuta antisommossa, negozianti costretti a blindarsi nei loro locali».
Lo dice Gaetano Simeone, consigliere comunale e presidente della prima commissione di Napoli «Quanto sta accadendo è inaccettabile: si è consentito l’arrivo, senza adeguato controllo, a questi “tifosi”, nonostante gli allarmi lanciati nei giorni scorsi e gli appelli a sedare gli animi. Non è possibile che Napoli diventi, in occasione di una manifestazione sportiva, ostaggio dei violenti e terra di nessuno. Appare evidente che vi sia stata una grave sottovalutazione dei rischi. La sicurezza e l’ordine pubblico devono essere esigenze prioritarie e mi auguro che fatti del genere possano essere un monito per le istituzioni tenute a garantire l’incolumità dei cittadini. Ho appena chiesto a tutti i capigruppo del Consiglio comunale ed ho ottenuto la sottoscrizione di una lettera, di ferma condanna rispetto a quanto sta avvenendo in città in queste ore, da trasmettere al Ministro dell’Interno, al Prefetto, al Questore ed anche al Sindaco di Napoli. Siamo ostaggi a casa nostra. Che vergogna!», conclude Simeone.