Il super pentito Salvatore Giuliano sui traffici di droga organizzati con gli ultimi reggenti del clan Mazzarella: «Distribuiscono la Critical nei loro quartieri, ma noi non la prendiamo. In centro storico si vende solo l’Amnesia spagnola»
Due tipologie di marijuana, rigorosamente trattate con sostanze ignote, stanno invadendo la città di Napoli e le sue piazze di spaccio. Parola dell’ex boss Salvatore Giuliano “’o russo”, secondo il quale nel capoluogo avrebbero oggi preso piede due diverse varietà di “erba”: una diffusa soprattutto nella periferia orientale, l’altra nella zona del centro storico e in generale nei luoghi della movida: «Qui si vende molto la “amnesia” spagnola». L’atra variante sarebbe invece conosciuta negli ambienti criminali e in quelli degli assuntori di stupefacenti con il nome, tutt’altro che rassicurante, di “critical”.
La circostanza è stata riferita dall’ex ras di Forcella durante l’interrogatorio al quale è stato sottoposto dai pm della Procura di Napoli l’11 ottobre 2021. In quell’occasione Salvatore Giuliano, pentitosi in seguito al suo ultimo arresto per racket, punta il dito contro Gesualdo Sartori, ricercato dopo il blitz messo a segno dalla polizia pochi giorni fa contro il clan De Martino di Ponticelli. Sartori, inquadrato come uno dei nuovi esponenti di punta del clan Mazzarella, avrebbe fatto da collante tra il clan De Micco e la sua cosca, tanto da dar vita a una nuova alleanza di camorra ancora adesso in corso. Sartori viene descritto da Giuliano “’o russo” come un criminale molto attivo soprattutto nel traffico di stupefacenti e, sul punto, l’ex ras di Forcella ha fornito ampie delucidazioni.
«Gesualdo Sartori – ha messo a verbale il super pentito – è il genero di Salvatore D’Amico, detto “’o pirata”. Ci siamo conosciuti in carcere a Larino, io ero al Reparto Z, lui era in As. Lui fu scarcerato sicuramente dopo di me, non ricordo se fu scarcerato quando io ero in detenzione domiciliare a Larino o quando sono rientrato a Forcella». Sta di fatto che ben presto i due si sarebbero rivisti per parlare di affari: «L’ho incontrato una volta a casa di Salvatore Barile e una volta a casa di Michele Mazzarella. Lui è il referente dei Mazzarella nel rione Villa di San Giovanni a Teduccio. Lo incontrai da Barile perché venne a casa sua a prendere il carico di droga da distribuire». E proprio di droga Salvatore Giuliano ha parlato anche nel passaggio successivo, fornendo agli inquirenti un’inedita mappa della distribuzione di “erba” in città.
Incalzato dagli interrogativi dei pm, l’ex boss di Forcella ha rivelato: «La seconda volta ho incontrato Gesualdo a casa di Michele Mazzarella prima che mi arrestassero, credo fosse febbraio o marzo. In questa occasione si accompagnava a un ragazzo che presentò a noi Giuliano come suo cugino e venne a trattare con Michele una partita di erba che proveniva da un suo canale diretto. La partita di questa erba denominata “Critical” fu presa dai Mazzarella che poi la distribuirono nei loro quartieri; noi invece non la prendemmo perché si tratta di droga che nel centro storico non va, nel senso che non piace. Nel centro storico si vende molto la “Amnesia” spagnola. Questo Gesualdo scende molto poco da casa e non mi risulta che nel periodo successivo alla sua scarcerazione abbia compiuto azioni di fuoco». Di Gesualdo Sartori sembra però essersi persa al momento ogni traccia. Il ras “fantasma” potrebbe continuare a tenere dunque ben salde le redini del clan Mazzarella.