L’emergenza coronavirus allunga i tempi per effettuare l’autopsia sul cadavere di Gaetano Mercurio
Sarà necessario attendere non poco tempo per fissare l’esame autoptico sul corpo di Gaetano Mercurio. Il 43enne di Fuorigrotta, detto sfilatino, il sei marzo scorso è rimasto vittima di un agguato sotto casa della madre, e si è spento 36 giorni dopo, trascorsi in Rianimazione. La salma è letteralmente bloccata all’obitorio, in seguito all’emergenza coronavirus. Quando si potrà procedere all’esame necroscopico, e liberare il corpo per i funerali, va da sé che l’ultimo saluto dei familiari si terrà in forma strettamente privata (con il rispetto della distanza di sicurezza), attraverso la sola benedizione della bara, al cimitero. Sul fronte delle indagini per il raid che ha portato alla morte di Mercurio – come riporta il quotidiano Il Roma -, il 43enne avrebbe pagato gli effetti delle tensioni esistenti tra il gruppo Troncone (al quale, secondo gli inquirenti, era vicino) e quello degli Iadonisi.