La clip audio inviata da un componente del clan Reale-Rinaldi, fazione del Rione Pazzigno di San Giovanni a Teduccio
La denuncia da parte di Gabriele Salvatore D’Amico viene presentata alle forze dell’ordine, il 7 ottobre del 2019. Dopo che il fratello del collaboratore di giustizia, Umberto, anche detto ’o lione, è destinatario di una clip audio su messanger, applicazione del social-network Fb. «Noi i pentiloschi non li accettiamo», questo il testo del messaggio. All’epoca, il fratello del pentito non era ancora entrato nel programma di protezione rivolto ai familiari dei collaboratori, e continuava a vivere a San Giovanni a Teduccio.
Sulla vicenda fu aperta un’inchiesta da parte della Dda, che fece emergere anche l’identità di chi aveva registrato quella clip. Gabriele Salvatore D’Amico riconobbe, infatti, la voce di un componente del clan Reale-Rinaldi, gruppo del Rione Pazzigno, e fazione rivale proprio dei D’Amico. Nei confronti dell’autore del messaggio non si poté procedere con l’arresto, perché nonostante la frase fosse di chiara natura minacciosa, non bastò da sola a far scattare il reato. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Roma, nell’articolo a firma di Luigi Sannino.