di Giancarlo Tommasone
Ridistribuzione delle deleghe, conferme, allargamento del fronte: il sindaco di Città Metropolitana, Luigi de Magistris, nelle scorse ore, ha effettuato un rimpasto, attraverso una operazione con la quale è riuscito a coinvolgere anche Forza Italia. Frazionato il Pd, diviso tra chi ha deciso di mantenere l’incarico (la maggioranza), e chi lo ha rispedito al mittente.
Tra i consiglieri democrat
che hanno accettato la collaborazione
ci sono Giuseppe Cirillo, Giuseppe Jossa,
Michele Maddaloni e Nicola Pirozzi
Nei giorni scorsi, Massimo Costa e Tommaso Ederoclite – rispettivamente segretario metropolitano e presidente dell’assemblea del Partito democratico di Napoli – avevano diffuso una nota congiunta. Nello scritto era possibile leggere: «E’ davvero stucchevole il dibattito che si è aperto in queste ore, in nessun organismo provinciale, regionale o nazionale si è mai pensato a de Magistris come nostro candidato alla presidenza della regione Campania». In seguito a detta nota, Stylo24, si era chiesto, come fosse possibile per il Pd, appoggiare de Magistris in Città Metropolitana, e allo stesso tempo bollare come ridicola la possibilità di un eventuale accordo con gli arancioni per conquistare Palazzo Santa Lucia.
Alla luce del recentissimo rimpasto effettuato dal sindaco
di Città Metropolitana, abbiamo raccolto le considerazioni
proprio di Massimo Costa e di Tommaso Ederoclite
Al segretario Costa abbiamo chiesto: esiste un’alleanza in Città Metropolitana con de Magistris?
«Non c’è alcun patto politico. Si tratta di un’attività istituzionale, noi siamo all’opposizione. E i cittadini di Napoli hanno votato all’opposizione, al Comune. La Città Metropolitana rappresenta un problema legislativo serio, è sbagliata la legge. Lì non c’è maggioranza, non c’è opposizione, non si capisce nulla».
Perché – chiediamo ancora – i consiglieri del Pd hanno continuato a mantenere le deleghe?
«Ribadisco, Città Metropolitana è una realtà istituzionale, non si tratta di una questione di natura politica. C’è una legge sbagliata, va cambiata, come ho sottolineato nel corso dell’intera campagna congressuale. Luigi de Magistris non è stato eletto alla guida della Città Metropolitana. Confermo quanto espresso attraverso la nota congiunta con Ederoclite: siamo all’opposizione, non c’è alcuna alleanza politica in Città Metropolitana, né si è mai pensato a de Magistris come nostro candidato alla presidenza della Regione Campania».
A Tommaso Ederoclite, invece, abbiamo chiesto: non trova ci sia una certa contraddizione nel Pd napoletano? Da un lato si dice ‘no all’alleanza con il sindaco di Napoli per le Regionali’, dall’altro si è alleati di de Magistris in Città Metropolitana?
«Certo, anche se il dibattito interno vive di due posizioni. I primi dicono che solo un Comune, Napoli, non può incidere sulle scelte politiche degli altri 91 Comuni, pur essendo capoluogo. I secondi ritengono che la linea del Comune di Napoli si debba articolare su tutti gli altri Comuni. Ovviamente sindaci e consiglieri comunali della provincia ritengono che sia uno smacco, molti fondi per le questioni provinciale sono della Città Metropolitana e bloccando quel contesto bloccano i lavori in materia di scuole e strade, infrastrutture essenziali. Il partito si deve fare portatore di una sintesi. Tutto qui».
Lei, è per il mantenimento delle deleghe distribuite al Pd in Città Metropolitana? «Io sono per una riforma dello statuto e per l’elezione diretta del sindaco metropolitano. Solo così si possono correggere queste distorsioni. Altrimenti tutti hanno ragione e tutti hanno torto».