di Giancarlo Tommasone
Nel corso della prima puntata dell’inchiesta sul futuro della presidenza del Comitato regionale della Lega Nazionale Dilettanti Campania, Stylo24 si è occupato del tentativo (il secondo dopo quello del 2017) attuato da parte del segretario metropolitano di Napoli del Pd, Massimo Costa di puntare al vertice.
Per lanciare la candidatura del chirurgo, con un passato
nel mondo dell’arbitraggio, si sta tenendo una serie
di riunioni in tutte le province della regione
Gli incontri sono organizzati da sostenitori di Costa, che però, come abbiamo scritto, non gode dell’appoggio delle società sportive, che vogliono che il ruolo di presidente sia rivestito da una persona proveniente dal calcio giocato e non dal mondo arbitrale (dal quale pure proveniva l’ex presidente Salvatore Gagliano); le società osteggiano figure dal background di partito in virtù di tutte le interferenze che potrebbero intervenire sulla vita dell’associazione. Tra gli sponsor di Costa ci sarebbe l’avvocato di simpatie renziane, Vincenzo Cirillo, ritenuto molto vicino all’ex ministro per lo Sport ed ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Luca Lotti, che starebbe sondando il terreno per conto del chirurgo. Lo stesso Cirillo era stato a sua volta proposto, la scorsa tornata elettorale, dall’ex presidente Vincenzo Pastore. Va ribadito però che il segretario metropolitano del Pd, oltre ad avere appoggio politico, non può contare su un bacino di voti tali da permettergli di centrare l’obiettivo, né ha dalla sua parte un gruppo di cosiddetti grandi elettori, elementi di peso che siano in grado di lanciargli la volata.
Costa fa esclusivamente leva sulla politica, e in special
modo sul partito, per convincere le società a sostenerlo
Contestualmente a quello di Costa, ci sono anche altri nomi che si fanno per la candidatura alla presidenza della Lnd-Figc Campania.
Uno di questi è quello di Carmine Di Ruberto, che ha svolto un ruolo di coordinatore di commissario di campo. Di Ruberto è fortemente sostenuto dall’ex presidente Gagliano che lo starebbe spingendo proprio per contrastare la eventuale iscrizione alla corsa di Costa. Non si conoscono, al momento, le posizioni dei sei consiglieri dimissionari dello scorso comitato. Perché non sono ancora usciti allo scoperto?
(II-Continua)