di Giancarlo Tommasone
Era diventato un fantasma, Marco Di Lauro (38 anni), svanito nel nulla da quel sette dicembre del 2004, che segna una data storica per il clan di cui è considerato il vertice: una operazione che squassò la camorra di Secondigliano e Scampia dalle fondamenta. Sfuggì alla notte delle manette e si rifugiò nell’ombra.
Il fantasma è comparso
in un appartamento di Via Emilio Scaglione,
quartiere Chiaiano, nel primo pomeriggio di oggi
Lo ha stanato un gruppo interforze composto da polizia, carabinieri e guardia di finanza; l’operazione è stata coordinata dalla Dda di Napoli, diretta dal procuratore capo Giovanni Melillo.
F4, così veniva indicato Marco Di Lauro, nei libri paga del clan
di Ciruzzo ’o milionario (perché è il quarto dei dieci figli maschi
del boss Paolo), fino a poche ore fa era considerato
il secondo latitante più pericoloso d’Italia
Prima di lui c’è soltanto l’inafferrabile Matteo Messina Denaro. Secondo quanto si apprende, il 38enne non ha accennato al minimo tentativo di opporsi all’arresto, non ha fatto resistenza. La sua latitanza si esaurisce dopo più di 14 anni di fuga. Dal 2006 compare tra i latitanti di massima pericolosità ed è ricercato in campo internazionale. Dal 2013 finisce sotto la lente degli investigatori americani, che indagano su presunti affari chiusi dal rampollo di Ciruzzo a New York. I pentiti, nel corso delle dichiarazioni rese agli inquirenti, lo hanno definito addirittura più scaltro del padre, da cui avrebbe ereditato le doti di mediatore e di invisibile.
Lo hanno cercato dappertutto, Marco Di Lauro, le sue tracce hanno portato dovunque e in nessun luogo e come capita spesso per i superlatitanti, lo hanno trovato a «casa». A Chiaiano, così vicino, troppo vicino, a quella Via Cupa dell’Arco, dove è nato, il progetto criminale italiano, forse, più articolato degli ultimi 30 anni. A parte le notizie lacunose che lo avrebbero voluto in questa o in quella parte del mondo, si è ipotizzato che F4 potesse nascondersi in Slovenia, in Grecia e soprattutto in Francia; è qui, infatti, che la famiglia Di Lauro ha investito nel campo immobiliare. La storia da primula rossa della camorra spesso sfocia nella leggenda, c’è chi dice che si travestisse da donna per sfuggire ai controlli e non dare nell’occhio. Alcuni collaboratori di giustizia hanno raccontato di aver avuto contatti con Marco Di Lauro e che lui sarebbe tornato in occasione della terza faida di Scampia, quella che ha visto lo scontro degli uomini della Vanella e del cartello formato dalle cosche Abete, Abbinante e Notturno. Un’altra pista seguita dagli inquirenti, avrebbe localizzato il 38enne a Dubai, negli Emirati Arabi. Il mito negativo di Marco Di Lauro ha avuto molto appeal e continuerà ad averlo sui giovani boss e sui rampolli delle famiglie malavitose. Sulle bacheche Facebook di alcuni di essi, erano comparsi di recente, articoli che parlano dei presunti avvistamenti di F4. Ogni post del genere era annunciato sempre dalle stesse due emoticon: quella della bocca cucita e quella del fantasma. Ectoplasma che oggi si è materializzato, è diventato di colpo di carne ed ossa e così le forze dell’ordine hanno potuto stringergli le manette ai polsi.