I dipinti erano finiti al centro delle polemiche dopo la scoperta di una targa che faceva riferimento al padrino fratello del mandante dell’omicidio di Giancarlo Siani.
Questa mattina sono stati rimossi i quadri raffiguranti la Beata Vergine del Rosario di Pompei e Santa Rita dalla chiesa Maria Santissima della Cintura e della Consolazione di Marano, in provincia di Napoli. I dipinti erano finiti al centro delle polemiche e di una indagine dopo la scoperta di una targa recante la scritta: “A devozione di Lorenzo Nuvoletta”. Il boss dell’omonimo clan, che aveva stretto rapporti con il capo dei capi di Cosa nostra Totò Riina, morto nel 1994, aveva, infatti, regalato circa 40 anni fa le opere alla parrocchia. Il fratello Angelo è ritenuto il mandante dell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani.
La decisione arriva all’indomani della presa di posizione dell’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, che ne aveva ordinato l’immediata sostituzione, con nuove immagini degli stessi soggetti, “perché la fede continui a camminare coi cuori e le gambe di chi nutre queste sane devozioni”.
“La decisione – si legge in una nota della Curia Arcivescovile di Napoli – è stata presa per non turbare gli stessi fedeli disorientandoli con azioni che potrebbero anche lontanamente essere ricondotte ad una ambiguità tra vangelo e vita, per riaffermare il primato della coscienza, illuminata dalla fede, che ci invita ad amare la verità e la giustizia e per dare un inequivocabile esempio di incompatibilità tra i percorsi del Vangelo e quelli dell’iniquità a qualsiasi livello”.