Sono passate appena due settimane dal via libera all’emendamento «salva Napoli», ma il sindaco de Magistris si dimostra essere tutt’altro che riconoscente per lo scampato pericolo, anzi continua ad attaccare il Governo. Lo fa a margine della solennità di San Gennaro.
«Allo Stato chiediamo di smetterla
di strangolare le città, discriminare Napoli e il Sud. Chiedo di smetterla di continuare quotidianamente a mettere ostacoli che vanno proprio esattamente nella carne viva dei cittadini, degli abitanti e dei più fragili», afferma il primo cittadino
La cosa avrebbe dovuto quanto minimo far «dispiacere» il senatore grillino Vincenzo Presutto, che nel corso di una intervista (pubblicata oggi dal Mattino), tra le altre cose, è stato chiamato a rispondere alle parole d’accusa di de Magistris. Il senatore si è limitato a dichiarare che il M5S non si dimentica dei cittadini e in special modo dei napoletani. E quando il discorso cade sul debito ingiusto, il famoso Cr8, Presutto dichiara: l’appello del sindaco (di Napoli, ndr) rispetto a una disattenzione dello Stato verso i Comuni potrebbero farlo tutti i primi cittadini d’Italia. E poi dice che non gli è piaciuta e non gli piace la modalità dello Stato nella gestione della sua posizione debitoria.
Può andare anche bene questa considerazione, però, riguardo al debito ingiusto, Presutto dimentica che quel debito – che, è vero risale al 1981 –
non è stato inserito nel bilancio 2016
del Comune di Napoli
Lui così attento, commercialista e revisore dei conti, avrebbe magari potuto fare un passaggio su tale circostanza. Si nota quasi una strenua difesa di de Magistris, ci chiediamo il perché. Presutto parla del fallimento delle grandi città e dice che lo Stato non lo vuole anche per motivi egoistici, poiché si troverebbe a gestire situazioni difficili. Altrimenti il fallimento – dichiara testuale – porta benefici a tutti laddove la situazione non è recuperabile.
Quindi magari per Presutto in un Comune
con 2,7 miliardi di euro di debiti, c’è margine di recupero
E non solo, il senatore tiene a sottolineare che la situazione che ha ereditato de Magistris, proviene da 20 anni di gestione precedente molto negativa e che il sindaco poteva fare poco. Lo assolve, così, da responsabilità, che vedono tutti tranne lui. Non bisogna poi tralasciare il particolare di un messaggio rivolto al sindaco: «A lui ricordo che il M5S è con i napoletani. I guai finanziari dell’Ente, non vogliamo ricadano sulla gente». Non dimentichiamo che il M5S ha avuto la possibilità e non lo ha fatto, di proporre un contro emendamento al decreto «salva Napoli», che da un lato avrebbe potuto salvare le finanze della città e i suoi cittadini, dall’altro avrebbe potuto mettere un freno alla gestione, tutt’altro che positiva di de Magistris e della sua squadra. A proposito di squadra, vogliamo ricordare, che Vincenzo Presutto ha fatto parte dello staff di de Magistris, collaborando per anni con l’assessore Enrico Panini. Giusto per la cronaca, inoltre, Marta Matano, moglie di Presutto è consigliere comunale del M5S a Napoli.