Prima sono stati autorizzati dal Comune e poi lo stesso ha deciso di mandarli via. Anzi, lo ha fatto quasi contemporaneamente. Sì perché mentre sull’immobile di via Speranzella 81 dal 10 ottobre 2017 vige una disposizione di sgombero, esattamente un mese fa, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha preso parte a un evento organizzato nella struttura in cui si trova da maggio 2016 l’associazione “La giostra”. La vicenda, ricostruita in un articolo de ‘Il Mattino’, a firma del collega Valerio Esca, diventa, così, sempre più surreale.

Se da un lato, infatti, da Palazzo San Giacomo hanno fatto sapere come i locali fossero stati affidati solo per i giorni 16, 22, 23, 29 e 31 maggio 2016, così da poter consentire di svolgere le prove relative a uno spettacolo con gli studenti del liceo classico Pansini, dall’altro l’associazione si difende. Sottolineando, attraverso le parole di Valeria Tavassi, come “non ci sentiamo abusivi e non abbiamo occupato la struttura”. Ma soprattutto “non dobbiamo al Comune dei soldi, perché non abbiamo avuto alcun contratto”, anzi, “l’amministrazione in questi due anni ci ha sempre sostenuti e invogliato ad andare avanti con i nostri progetti di teatro sociale”. Come testimoniato proprio dalla visita del primo cittadino, ma anche dalla partecipazione dell’assessore Gaeta alla presentazione della stagione teatrale lo scorso anno.
Una legittimazione, se non su carta, ma quantomeno nella sostanza molto forte. E lo stesso de Magistris, come viene riferito dalla Tavassi, “ci ha sempre detto che si sarebbe impegnato per trovare una strada per regolarizzare questa situazione. Se ci cacceranno chiameremo tutte le associazioni per dire loro che il sindaco di ha sgomberato”. Da Palazzo San Giacomo a parlare è il presidente del Consiglio comunale Sandro Fucito, allora assessore al Patrimonio. “Ci troviamo di fronte ad alcuni paradossi. All’epoca abbiamo creato un’iniziativa che poteva funzionare. Bisogna prendere atto che sono cambiate le prerogative di questa amministrazione”.