di Giancarlo Tommasone
Eravamo in pensiero che il comunicato «internazionale» agostano del sindaco Luigi de Magistris non fosse ancora arrivato. Ma mai disperare, ed ecco che un paio di giorni prima del Ferragosto, il Giggino «accogliente» torna alla carica con un post su Facebook, pubblicato su una delle sue pagine ufficiali.

Il primo cittadino mette nel mirino il ministro dell’Interno Matteo Salvini e verticalizzando il «monologo» sulla vicenda Aquarius, si dice sempre disponibile ad accogliere nel porto di Napoli la nave, di cui quasi tutti conoscono la storia e la peregrinazione. Non volendo entrare nel merito della questione e soprattutto dello scontro tra il sindaco e il ministro dell’Interno, ci limiteremo a riportare il tenore dei commenti più significativi che sono comparsi in calce al post delle 15.09 di ieri. E a fare qualche considerazione sull’uso delle «armi di distrazione di massa» da parte di Giggino.
Gli internauti napoletani – non è certo una novità –
si sono nuovamente spaccati sulle considerazioni
del primo cittadino.
La maggior parte di essi ha criticato l’ennesima uscita del sindaco, altri invece hanno espresso il proprio sostegno alla fascia tricolore della città dell’accoglienza, dell’amore, del bene che trionfa sul male, della civiltà e compagnia cantante.
Parecchi hanno puntato il dito contro de Magistris, «colpevole» ai loro occhi di occuparsi poco (o per niente) dei fatti napoletani per dare invece spazio a questioni di respiro nazionale o internazionale.
Fabio d. F. scrive: de Magistris, pensa a Napoli. Non sai fare il sindaco, vorresti fare il ministro? Dello stesso tenore del messaggio appena riportato è quello di Luigi P., che bolla quanto esternato dal sindaco, come «ennesima pagliacciata», concludendo il commento con le parole «pagliaccio e megalomane».
Di contro – scrivevamo all’inizio del pezzo – ci sono anche tanti commenti positivi, gli attestati di stima e di sostegno al primo cittadino partenopeo. I fan di Giggino la mettono, nella maggior parte dei casi, sul terreno dell’insensibilità, arrivando ad accusare i detrattori del sindaco, di ignoranza e – in certi casi – di razzismo.

Capita infatti che alcuni «oppositori» facciano notare al primo cittadino come sia fuori luogo parlare di immigrazione e di porti aperti, quando al Vasto si viva una situazione di emergenza – per loro – innescata proprio dalla massiccia presenza di extracomunitari irregolari nel quartiere. In effetti anche questo post (come altri di de Magistris) sembra essere stato prodotto per spostare l’attenzione da alcune problematiche di primaria importanza che si vivono a Napoli. Criticità – quella del Vasto è sotto gli occhi di tutti – che al momento non si possono risolvere e allora è meglio cercare di «distrarre» l’opinione pubblica napoletana.
In che modo lo si fa? Attaccando Salvini, che deve essere il «nemico giurato» di arancioni e di chi si ritenga partenopeo e sudista doc.
Solo che, a volerla dire tutta, l’ultimo post di de Magistris ha un effetto boomerang. Per due motivi. Primo: Salvini in questo momento storico, è all’apice dei consensi; secondo: la maggior parte dei cittadini di Napoli è stanca di ascoltare le parole di un sindaco che dice di voler accogliere i migranti, quando non si riesce a risolvere la minima emergenza in casa.
Ed è così che poi ritengono il post come l’ennesima iniziativa di facciata.
Dimenticavamo – parlando appunto di iniziative di facciata – che Salvini ha riscosso ulteriori «simpatie» nel momento in cui ha «ironizzato» sul fatto che a Palazzo San Giacomo, ci fosse un consigliere aggiunto con l’interprete. Quella di Viraj Prasanna è un’altra vicenda, da cui l’amministrazione comunale avrebbe il piacere si spostasse l’attenzione.

Chiudiamo con una «battuta comica», una risposta di un internauta ad alcuni altri che scrivono (naturalmente in calce al post sull’Aquarius): de Magistris, sei il migliore, i napoletani non ti meritano. «E’ vero, de Magistris, i napoletani non ti meritano. Allora fa’ una cosa: dimettiti».