Prosegue a Napoli e in provincia la rimozione di altarini e dipinti raffiguranti persone morte in episodi legati alla criminalità organizzata: gli ultimi due a Cercola e Frattamaggiore
Continua la rimozione dei simboli della criminalità organizzata a Napoli e in provincia. Questa mattina è stata la volta di due murales, rispettivamente a Cercola e Frattamaggiore. Il primo raffigurante, in via Giotto, Luigi Bevar, ucciso il 27 gennaio 2003 in un agguato di camorra. Il secondo in memoria di Vincenzo Pellino, vittima della cosiddetta lupara bianca nell’ambito di una epurazione interna al clan, il 16 febbraio 2020.
Gli interventi, avviati dal tavolo tecnico organizzato per decisione del Comitato ordine e sicurezza pubblica dell’area metropolitana il 4 marzo scorso, proseguiranno nelle prossime settimane, al fine di eliminare altarini, murales e tutti gli altri simboli legati alla criminalità organizzata nell’area napoletana.