Il governatore critica il premier, il sindaco lo difende
di Fabio Maresca
Tra Palazzo Santa Lucia e Palazzo San Giacomo ultimamente sembra esser calato il gelo. I bene informati raccontano che tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco Gaetano Manfredi non c’è più quel gioco «di amorosi sensi» a cui si è assistito fino a qualche tempo fa. Secondo alcuni, addirittura il primo cittadino starebbe provando a smarcarsi dall’abbraccio dello «sceriffo» salernitano. Nonostante quest’ultimo sia stato il maggior artefice della sua elezione. De Luca però ieri ha sfidato pesantemente Draghi arrivando, con la sua solita verve ironica a criticarlo.
Le parole del governatore
Perché in realtà il governatore non ha digerito il ricorso del Governo contro la sua ordinanza. In merito alla conferenza stampa del premier di lunedì sera il presidente della Campania ha affermato di averla trovata «per un verso insopportabile e per un verso insopportabilmente demagogica». Non solo, secondo De Luca il premier «ha parlato per mezz’ora, con il ministro della pubblica istruzione, della Didattica a distanza generalizzata che però non ha chiesto nessuno. Ha scelto un obiettivo di comodo per parlare per mezz’ora, candidandosi anche lui a iscriversi al club degli sfondatori di porte aperte. Chi ha chiesto la Didattica alla distanza? E trovo sconveniente che non ci sia stata una risposta di merito al problema limitato alla Regione Campania».
«Oggi – ha detto attaccando ancora il Governo – avremo bambini senza mascherine perché le Ffp2 non sono arrivate e mi dicono che sono costretti a stare in classe con le porte aperte. Le linee del Governo mi sembrano tutte virtuali e inattuabili, a cominciare dai tracciamenti e dalle garanzie da dare ai presidi e alle famiglie» ha sottolineato. Il governatore è famoso però per non accettare confronti con i giornalisti. Eppure questo non gli ha proibito di criticare l’ex presidente della Bce reo di aver indicato prima della conferenza stampa, ai giornalisti, gli argomenti da evitare. «Non risponderò a domande sul Quirinale» ha detto.
Manfredi elogia il presidente del Consiglio
Critiche che però non devono essere piaciute al primo cittadino di Napoli che in diretta tv su Sky Tg24 ha affermato: «È indubbio che Draghi rappresenta una grande risorsa per il Paese e non possiamo sprecarla, non ci possiamo permettere in questo momento divisioni perché i cittadini chiedono risposte ai loro problemi sia oggi che domani e non schermaglie politiche». Parole che per molti sono sembrate schermaglie lanciate in direzione del governatore che aveva pesantemente criticato il premier. Un vero e proprio «sgambetto» a De Luca.
Anche se poi in realtà Manfredi, come al suo solito, ha provato a mantenere «il tavolo per la quiete» invitando a lavorare sulla scuola «in un clima di unità altrimenti creiamo disorientamento fra i giovani e questo non è il nostro obiettivo» e giustificando l’ordinanza della Regione con il fatto che nelle settimane precedenti c’erano state «moltissime pressioni dalle presidi, cui era seguito anche un allarme del presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, sulla grande difficoltà di poter gestire il servizio scolastico considerando il numero di persone ammalate».