Blitz in Costa Azzurra, stanato Antonio Cuozzo Nasti: dovrà scontare una condanna definitiva a 16 anni. La sua specialità, secondo i clienti? Il polpo alla luciana
di Luigi Nicolosi
Durante la sua lunga latitanza, che andava avanti ormai da ben otto anni, era riuscito a reinventarsi. Antonio Cuozzo Nasti, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Mallardo dell’Alleanza di Secondigliano, si era infatti dedicato ai fornelli diventando uno stimato chef. La sua carriera è però giunta al capolinea alle prime luci dell’alba, quando i carabinieri della compagnia di Giugliano, nell’ambito del progetto europeo “@ON” curato dalla Dia e in collaborazione con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e la Polizia Nazionale francese, hanno rintracciato e tratto in arresto il 56enne latitante Antonio Cuozzo Nasti.
L’uomo, considerato attiguo al clan Mallardo, operante sul territorio giuglianese e parte della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, era stato condannato ad una pena di 16 anni di reclusione per i reati di rapina, ricettazione e porto illegale di armi, rendendosi irreperibile dal 2014. Cuozzo Nasti è stato localizzato in una cittadina della Costa azzurra, non lontano da Cannes, dove si era ricostruito una nuova vita e, sotto falso nome, era diventato un famoso chef in un albergo di lusso, rinomato per la cucina italiana.
Il latitante è stato catturato nel suo appartamento francese dove viveva solo e si è arreso senza opporre resistenza. Adesso è in attesa di estradizione in Italia. È il dodicesimo latitante, da agosto 2021 ad oggi, che i Carabinieri del comando provinciale di Napoli arrestano. l ristorante nel quale il 56enne lavorava era invece “Alberto”, che si trova all’interno dell’Hotel Le Touring, un 5 stelle. La sua specialità? Secondi i clienti e le recensioni pubblicate sui social: il polpo alla luciana.