Il rogo potrebbe essere partito da un clochard in cerca di calore
Le forze dell’ordine sono a lavoro per capire cosa abbia provato l’incendio avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri nella villa comunale di Napoli. Un rogo che ha distrutto tre alberi e che, solo per la tempestività dei soccorsi, non ha recato danni più grandi al prezioso patrimonio arboreo del parco cittadino che ormai è preda dei vandali e dell’abbandono. Tre le ipotesi che gli inquirenti stanno seguendo in queste ore.
La prima è quella di un dispetto all’azienda che gestisce le biciclette elettriche, nel rogo infatti è rimasta danneggiata una bici che era posizionata nel parcheggio apposito a poca distanza. Pista che però non trova riscontri, è solo una idea ma per il momento niente più.
Le altre due ipotesi sono legate al ritrovamento di una coperta piazzata ai piedi del banano da cui sarebbe partito l’incendio per poi avvolgere gli altri due arbusti. Per qualcuno si sarebbe trattato di un atto di vandalismo causato da alcuni ragazzini. Giovani che in un momento di noia avrebbero incendiato la coperta solo per passare il tempo. Gioco che gli sarebbe sfuggito di mano, come era inevitabile, trasformandosi in un vero e proprio incendio. Una pista che però non sembra molto plausibile. A Napoli si son visti tutti i tipi di vandalismo, dagli atti selvaggi contro i monumenti al deturpamento e danneggiamento del bene pubblico: finora però nessun piromane. La spiegazione, e per questo viene in aiuto la coperta, potrebbe essere più semplice di quanto sembri.
L’emergenza da piazza Garibaldi alla Galleria Umberto
Potrebbe essersi trattato del tentativo di un clochard di accendere un piccolo fuoco per riscaldarsi visto le rigide temperature che si stanno avendo in città in questi giorni. Napoli ormai da mesi è piena di giacigli lasciati un po’ ovunque da senzatetto, da piazza Garibaldi alla Galleria Umberto passando per la Galleria Principe di Napoli.
Una vera e propria emergenza. Un allarme che Stylo24 ha rilanciato più volte per chiedere al Comune di intervenire per offrire un aiuto concreto alle persone in difficoltà e senza una casa, per migliorare il decoro urbano ma anche per evitare incidenti come questo provocato involontariamente da chi tenta semplicemente di riscaldarsi un po’. Emergenza che diventerà ancora più grande, se non si interverrà, con l’avanzare dell’inverno. Da gennaio in poi le temperature scenderanno ancora e qualcuno potrebbe anche lasciarci la pelle come già è capitato negli anni scorsi.