La recente soppressione delle corse dei treni ha acuito la già problematica situazione dei trasporti in città
di Fabrizio Geremicca
“A questo punto si cambi il nome all’Eav e si dica che non è più un’azienda che svolge un servizio di trasporto pubblico, ma un qualcosa di simile al noleggio con conducente”. Gennaro Conte, macchinista di lungo corso sui treni della Circumvesuviana e sindacalista dell’Orsa commenta sul filo del sarcasmo la scelta di Umberto De Gregorio, il presidente di Eav, la società di trasporto controllata dalla Regione Campania che gestisce Cumana e Circumvesuviana, di sopprimere tutte le corse dei treni la domenica fino al tredici dicembre e nella giornata dell’Immacolata, l’otto dicembre. Decisione motivata dall’amministratore con la volontà di scoraggiare la mobilità non strettamente necessaria, quella che non è legata ad esigenze di lavoro e che ormai è proibita dalla inclusione della Campania in zona rossa. Scelta che, però, denuncia il sindacato Orsa, determina pesanti ripercussioni su chi deve spostarsi per lavoro nel giorno festivo e sul personale dell’Eav più direttamente legato all’esercizio ferroviario. “Per viaggiare sui bus sostitutivi – spiega Conte – devi prenotare con mail ed avere risposta. Devi indicare dove sali e il bus fermerà solo dove i viaggiatori sono prenotati. Se capita qualcuno che ha ricevuto una chiamata all’ultimo momento che fa? Un vigile urbano, un carabiniere? Il provvedimento di soppressione dei treni recita che chi ha bisogno di spostarsi per gravissimi e documentati motivi(personale della sanità, protezione civile o simili) deve inviare una richiesta via mail al più tardi entro le 12 del venerdì precedente la domenica dello spostamento. Ma non sempre si può programmare con tanto anticipo e, comunque, questo non è più un servizio pubblico. A Milano hanno una situazione di contagio peggiore di quella campana e la metropolitana copre fino a 44 chilometri ma mantiene la stessa frequenza, non taglia una sola corsa”. Relativamente ai dipendenti di Eav, poi, denuncia l’Orsa, la soppressione festiva dei treni fino al 13 dicembre determina conseguenze pesanti sul salario del personale direttamente coinvolto nell’esercizio ferroviario. “Scattano le ferie forzate nei giorni di fermo – dice il sindacato – ed ogni lavoratore perde circa 70 euro”. I servizi di autobus sostitutivi dei treni saranno espletati da Autoservizi Meridionali, aggiudicataria dell’appalto di durata triennale bandito da Eav nel 2018 per un importo complessivo posto a base d’asta di 405.000 euro. Il capitolato di appalto prevede un’articolata elencazione di varie voci di costo. Spazia dal corrispettivo minimo a chiamata pari a 90 euro per bus al compenso di un euro e mezzo a chilometro percorso. E’indicato anche il corrispettivo giornaliero calcolato sulla base delle ore di impegno effettivo del mezzo. Duecento euro fino a sei ore. Tra duecento e quattrocento da sei a dodici ore. Seicento euro oltre le dodici ore. Oggi, intanto, seconda giornata di passione per i pendolari della Cumana e della Circumflegrea. Sono saltate, come ieri, decine di corse a causa dell’astensione dallo straordinario del personale viaggiante, che lamenta la mancata applicazione della parte economica di accordi sulla flessibilità sottoscritti dai sindacati negli ultimi due anni.