Sfugge alla dimensione pubblica il vero ruolo politico di Maria Teresa Dolce, moglie di Luigi de Magistris. Ruolo che invece è chiaro e riconoscibile su Facebook nel «gruppo segreto» demA (democrazia e Autonomia) dove lady deMa esercita le funzioni più di un segretario di partito che di tranquilla consorte preoccupata, giustamente, delle difficoltà del marito. Un ruolo peraltro che lei ha sempre negato di ricoprire preferendo stare «un passo indietro» rispetto a Giggino.

Con lo pseudonimo di Greta Fiore – perché poi firmarsi con un pseudonimo? – la Dolce su Facebook striglia i dissidenti che non hanno gradito l’accordo di Bagnoli oppure traccia la linea politica del movimento arancione. «È evidente che il movimento ha al suo interno diverse anime – scrive ad esempio in un post di qualche giorno fa – che trovano una sintesa nella figura e nella politica di Luigi de Magistris ma che, al contempo, hanno bisogno di conoscersi meglio, senza pregiudizi. In alcuni casi ci sono percorsi politici differenti, in altri non ci sono proprio percorsi politici, ma di c.d. società civile, tutti ritrovatisi attorno a questo nuovo progetto. Il quale però non è bello e pronto, ma deve essere costruito». Quindi – par di capire – non date fastidio al manovratore. In altre occasioni, la signora de Magistris redarguisce gli iscritti («Il gruppo demA è talmente aperto che tu, come altri, pur non avendo rinnovato l’iscrizione, state ancora dentro al gruppo riservato, ripeto, agli iscritti…») e si preoccupa di non lasciar degenerare le discussioni su Fb ma di sollecitare incontri nella sede dell’associazione.
Lo fa con piglio deciso tant’è che richiama all’ordine i maggiorenti del partito arancione:
«Certo è che la sensazione di disagio e di dispiacere che lasciano queste discussioni fb, non può essere ignorata. Chiedo pertanto agli associati presenti in questo gruppo, al segretario Claudio de Magistris e al coordinamento (cito Rosario Di Lorenzo, Giuseppe Aragno, Salvatore Pace, Egidio Giordano, Federico Ciancio con preghiera di coinvolgere anche gli altri coordinatori) di intervenire sotto a questo post e di decidere come procedere». E infine la chiosa finale: «Proprio in questi giorni, abbiamo ricordato la vittoria dello scorso anno, vediamo di non perderci».