Il caso dei 50 capitani dei vigili urbani promossi maggiori finisce in procura. La Uil Campania denuncia tutti: sindaco de Magistris, giunta, Consiglio comunale e dirigenti. L’esposto presentato dal segretario generale della Uil funzione pubblica, Annibale De Bisogno, alla Procura, alla Corte dei Conti e all’Anac di Cantone, punta ad evidenziare la presunta «l’illegittimità» della delibera ratificata del Consiglio comunale. Che ha dato il via libera alle promozioni il 4 settembre.

Nella denuncia si legge, che per il passaggio a grado di maggiore, il regolamento del corpo, che si è adeguato a quello regionale nel 2013, prevedrebbe «due modalità alternative di accesso al grado: tramite superamento di procedure concorsuali per la categoria D3. Conseguimento di almeno 10 anni di anzianità nel grado di capitano, possesso di titolo di studio previsto per l’accesso in categoria D3, frequenza di due corsi professionali di alta formazione scientifica e/o professionale, in discipline attinenti la polizia locale». Per la Uil in sostanza non sono stati rispettati i dovuti passaggi previsti dai regolamenti.
La delibera è stata approvata dall’aula di via Verdi – spiega nel suo esposto il segretario della Uil – «senza tenere conto dell’imminente pronunciamento in merito del Tar Campania. Il quale si è già espresso in sede cautelare a favore della sospensiva della delibera, come richiesto da 40 caschi bianchi».
Una nuova tegola, che rende ancor più in salita il percorso che porterà i 48 capitani (due nel frattempo sono andati in pensione) ad indossare i gradi di maggiore.