Ancora tempi lunghi per i convogli commissionati a Caf
di Ilaria Riccelli
Sono passati quasi due anni da quando l’impresa spagnola CAF ha consegnato i primi treni nuovi della linea della Metropolitana di Napoli, eppure i mezzi sono ancora fermi all’interno dei depositi. Pare che bisognerà aspettare ancora sei mesi, fino a che il primo dei treni nuovi di «zecca» vengano inseriti nella linea della metro, che purtroppo continua ad essere pregiudicata dalla mancanza di convogli ferroviari. Mancano le vetture, la linea 1 infatti ne conta massimo quattro o cinque al giorno, con tempi di attesa fino a 25’ e continui guasti, il che ovviamente genera accalcamenti di persone che nell’attesa si assiepano lungo i binari, aumentando, in questo periodo così delicato, il rischio epidemico.
Il direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, subentrata all’USTIF dal primo gennaio, ingegner Domenico De Bartolomeo ha dichiarato che procedereranno «accelerando al massimo le prove statiche su ogni convoglio, ma le prove dinamiche e il pre-esercizio – ha aggiunto il direttore di ANSFISA -, che richiedono tempi tecnici non comprimibili, andranno fatte per ogni treno. Sono fondamentali per la tutela e la sicurezza di tutti. Contiamo, se la documentazione sarà in linea e se non ci saranno altri imprevisti, di poter dare l’ok ai primi treni tra circa 6 mesi».
La nuova documentazione chiesta al Comune
Dopo l’incendio avvenuto a luglio, infatti, il Ministero ha chiesto al Comune di Napoli di produrre una perizia di un «soggetto estraneo alla commessa». «Non abbiamo ancora ricevuto la relazione – ha dichiarato sul punto De Bartolomeo – ma sono sicuro che sia questione di giorni. Non mi risulta alcuna difficoltà».
«Sono state fatte due sedute – aggiunge – le altre sono in programma nelle prossime settimane. Nel frattempo abbiamo avviato l’esame della documentazione probatoria. Se non ci saranno problemi, successivamente si passerà alle prove dinamiche e quindi al pre-esercizio con la percorrenza di 5000 km sulla rete. Questo prenderà circa 3-4 mesi di tempo. A valle dell’immissione in esercizio del primo treno sarà necessario prevedere la formazione del personale per l’abilitazione alla conduzione di questo materiale rotabile».