Nella «cordata» dell’ex capo di gabinetto e dg del Comune di Napoli anche Insurgencia (che ha girato le spalle al sindaco de Magistris)
di Giancarlo Tommasone
Lo spirito della vendetta si aggira tra i corridoi, mai silenziosi come in questo periodo, di Palazzo San Giacomo. E’ quello della rivalsa politica a cui anela l’ex direttore generale e capo di Gabinetto, Attilio Auricchio. L’ufficiale dei carabinieri, a cui l’asse «rosa» (Clemente–Capuano) ha letteralmente strappato i galloni del potere, prima costringendolo all’angolo e poi attuando la manovra (vincente) di siluramento, non ci sta, e prepara la controffensiva, provando a tornare nelle stanze che lo hanno visto per anni protagonista, uomo ombra del sindaco Luigi de Magistris. Ma come? Allestendo una cordata a sostegno della candidatura a sindaco, del commissario di Abc, Sergio D’Angelo.
Tra i «congiurati» anche i vertici di Insurgencia
e il capo di Gabinetto della Città metropolitana, Pietro Rinaldi
Della squadra di Auricchio, secondo quanto risulta a Stylo24, farebbero parte anche i vertici (da anni istituzionalizzati) di Insurgencia, e tra essi il capo di Gabinetto della Città metropolitana, Pietro Rinaldi. Un gruppo (assai fornito) di «congiurati», che dopo aver preso il più possibile in tempi favorevoli (vedi ad esempio, oltre all’incarico affidato a Rinaldi, gli assessorati a Eleonora De Majo, e al compagno di quest’ultima, Egidio Giordano), oggi, che il vento è cambiato, non si farebbero scrupoli a voltare le spalle, a tradire (politicamente) la fascia tricolore. Del resto, come la nostra testata ha già sottolineato, al progetto di una lista, Auricchio lavora già da tempo.
La strategia
dell’ufficiale
dei carabinieri, la fase 2
Ora è passato alla fase 2, con la scelta del candidato sindaco (D’Angelo, appunto) e l’avvio di una strategia, che prevede il campo largo. Che è formato da ambienti dei centri sociali, terzo settore (Gesco) e da alcuni imprenditori che ormai non si riconoscono più nella gestione amministrativa di de Magistris. Va da sé, che nel caso in cui il progetto dovesse concretizzarsi, D’Angelo, nonostante sia persona di primo piano dell’universo dell’associazionismo, oltre a essere commissario di Abc, andrebbe a scontrarsi – nella corsa alla guida del Comune di Napoli – con un avversario assai ostico, Alessandra Clemente. L’assessore può infatti contare, oltre che su quello che resta degli arancioni, sul Pd, sugli ambienti politici vicini allo zio Sandro Ruotolo (eletto a febbraio senatore della Repubblica), e su una visibilità social, che ne fanno uno dei personaggi più presenti e in vista, a livello mediatico.