Il sindaco intervistato da Stylo24: «Nessuna flop a Portici ed Ercolano: primo tra i giovani»
Carlo Calenda, nel corso della campagna elettorale, si era sbilanciato più volte annunciando la volontà del Terzo polo di arrivare a conquistare il 10% delle preferenze. Più cauto, invece, l’altro leader Matteo Renzi che comunque si era detto ottimista. La nuova formazione però non è andata oltre il 7,7% dei consensi e la delusione è stata tanta, come ammesso dallo stesso eurodeputato ed ex ministro Pd.
Non per il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, segretario regionale di Italia Viva. «I risultati nazionali del Terzo polo sono stati straordinari» afferma a Stylo24. «Siamo il partito più votato tra i giovani – spiega – e per un partito che vuole cominciare un nuovo percorso riformista credo che sia l’inizio con il piede giusto. Noi non puntavamo alla doppia cifra, ma a un risultato che potesse caratterizzarci ed essere il partito più votato tra i giovani, dai 18 ai 24 anni, sicuramente ci caratterizza. Grazie al Terzo Polo in Italia si apre una nuova stagione riformista nella quale vogliamo essere protagonisti».
Il risultato locale
Secondo lei perché il nuovo progetto non ha fatto presa a Ercolano (5,40% alla Camera e 5,92% al Senato) e Portici (5,02% alla Camera e 5,92% al Senato) dove le preferenze sono state davvero poche?
«A Ercolano e Portici il Terzo polo ha avuto un buon risultato considerando l’exploit dei 5Stelle. Lì dove i grillini hanno raggiunto quasi il 50% inevitabilmente il Terzo polo ha avuto un calo. Se consideri la proporzione tra il calo dei risultati a Ercolano e Portici e il boom dei 5Stelle vedrai che in proporzione ha avuto un risultato straordinario. Il voto dei pentastellati è andato a ridimensionare tutti i partiti ma l’alleanza Italia Viva – Azione ha comunque retto, soprattutto tra i giovani».
I maligni potrebbero dire che lei ha scelto di non candidarsi sapendo in anticipo come sarebbe andata a finire
«Rappresentare il Paese in Parlamento è un onore al quale devono ambire tutti ma io sono sindaco di una città straordinaria e voglio continuare il percorso che ho iniziato. Un percorso di riforme che punta a far diventare Ercolano una capitale del turismo, della cultura e della bellezza nel mondo».
Terzo polo o Italia Viva? Il nuovo progetto deve continuare?
«Deve continuare, è partito e credo che non si fermerà facilmente. Vogliamo essere il primo partito entro il 2024 e per raggiungere questo obiettivo siamo pronti a costruire sui territori con fatica e passione»