Dopo la disfatta casalinga, è arrivato il momento per il coordinatore De Siano di farsi da parte
di Giancarlo Tommasone
E’ strana la vita, corsi, ricorsi, coincidenze. Come quella di un cognome, Pascale, nel caso, che è entrato nella storia di Forza Italia. Parliamo di Francesca, naturalmente, nota per essere la ex di Silvio Berlusconi. Più che espressione ripetitiva di un loop, questa volta Pascale diventa quasi una testimonianza di karma, poiché Giacomo che ha lo stesso cognome dell’ex prima donna di Arcore, è ridiventato sindaco di Lacco Ameno, sconfiggendo alle scorse elezioni Domenico De Siano, ex potente (a questo punto) del partito azzurro. De Siano, coordinatore regionale campano di FI, le ha prese in casa sua, battuto al ballottaggio per 156 voti (1.459 preferenze contro le 1.615 di Pascale). E’ chiaro che tutto ciò rappresenta uno smacco per i forzisti e indica come il partito sia allo sfascio, oltre a evidenziare che per De Siano è arrivata l’ora di farsi da parte. Ormai quella Forza Italia campana del periodo 2013-2018 è solo un pallido ricordo. Tempo che fu, quando esisteva un gruppo di potere che aveva in De Siano, cardine – non principale, ma importante – degli addentellati con Arcore, proprio attraverso Francesca Pascale. Tempo che fu, ora bisogna cambiare, voltare pagina, tagliare le radici più che secche, con il passato, quando spadroneggiavano persone che potevano contare su un bacino di zero voti, ma che beneficiando della leadership del Cav – come, ad esempio, ha fatto la ex «zarina» Mariarosaria Rossi – mai si sono confrontate con il consenso. In vista delle prossime Comunali a Napoli, se FI vuole tornare a contare qualcosa e recuperare il terreno perduto, è il momento di riorganizzare e ristrutturare il partito.