Arriva la sentenza dei giudici del tribunale capitolino contro la cosca camorristica con a capo «Michele ‘o pazzo», i cui affari si sono diffusi del tempo nei settori di auto, ristorazione e abbigliamento.
Condanne per quasi 120 anni di carcere con riconoscimento dell’aggravante d’aver agevolato un clan mafioso di stampo camorristico, quello del boss Michele Senese detto ‘Michele ‘O pazzo’. Così hanno deciso i giudici del tribunale di Roma che oggi hanno letto la sentenza nell’aula bunker di Rebibbia. Il collegio – si aggiunge – ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso per i reati di usura ed estorsione. Il capo, Michele Senese, ha avuto 15 anni di carcere, mentre il figlio, Vincenzo, è stato condannato a 16 anni e mezzo. Condannata a 7 anni la moglie del capoclan, Raffaella Gaglione mentre il fratello Angelo Senese a 7 anni.
L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, guidata dal procuratore aggiunto Ilaria Calò, ha portato nel luglio 2020 a numerosi arresti. Al blitz, denominato ‘Affari di Famiglia’, collaborarono i militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza e gli investigatori della polizia della squadra mobile. Gli affari della malavita si sono diffusi nei settori di auto, ristorazione e abbigliamento, oltre che nella Capitale, anche a Napoli, Verona e Milano.