L’ordinanza Madera contro il traffico internazionale di stupefacenti che ha coinvolto l’ex procuratore nazionale arbitrale Rosario D’Onofrio
La pandemia da Covid-19 ha condizionato la vita di tutto il mondo, compresa quella dei narcotrafficanti. E non poteva essere altrimenti. Dall’ordinanza contro l’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti sgominata nel nord Italia e di cui faceva parte anche Rosario D’Onofrio, ex capo della procura nazionale arbitrale dell’Aia si apprendono nuovi particolari su come i trafficanti vissero quel periodo. L’autorità giudiziaria durante una chat intercettata a Daniele Giannetto scoprì che un fornitore aveva un vero e proprio listino dei prodotti. «Nel lungo scambio di chat – si legge nel dispositivo -, mistakenflamingo inviava fotografie di panetti di hashish riportando i vari prezzi e le diverse tipologie, tra le quali un’attuale varietà chiamata coronavirus». Una qualità dedicata al Covid-19, forse per esorcizzare la paura del virus o per spiazzare le forze dell’ordine in caso di intercettazioni.
Le spedizioni saltate
Ripercussioni ci furono pure nel periodo di Pasqua 2020, con le persone rinchiuse in casa per ordine del governo di Roma. Il giorno «11.04.2020, il “ broker” mistakenflamingo riferiva al Giannetto di essere ancora in attesa di una risposta dal fornitore (ovvero lushfrost), salvo poi comunicargli che lo stupefacente era già “in magazzino disponibile”, ma che il trasporto in Italia era rinviato: “Si va a martedì bro almeno … Mercoledì massimo … Lo hanno già in magazzino disponibile … Non vogliono fare movide per pasqua”».
In seguito fu lo stesso fornitore «lushfrost» a raccontare, nello stesso giorno, al Giannetto del rinvio della spedizione in Italia dello stupefacente. Giannetto, preso atto, invitava il proprio interlocutore «a riprendere quanto prima le forniture in quanto aveva bisogno di “tanto materiale” del tipo “erba” (marijuana) e “Dry” (hashish)». «Ciao bro! doveva partire la domenica e ho cancellato tutto … Era tutto messo male per lavorare a Pasqua …. Ho mandato l’elettricista a fare un lavoro e ha trovato 8 controlli e l’hanno fermato 2 volte. Non ho creduto opportuno perdere tutto quello che abbiamo guadagnato per fare il matto …. Sì sì bro lo immagino …. A partire da martedì ritorniamo alla carica … Ti dico solo che ho bisogno di tanto materiale … Erba e dru … Dai ….Diamoci da fare» affermarono in una conversazione ascoltata dagli inquirenti. Di conseguenza Giannetto spiegò a D’onofrio (che insieme a Giovannini attendeva l’arrivo del carico) che il lavoro era rimandato di una settimana: «Alla fine niente per lunedì … Si tarda un altra settimana…. Addirittura ….Si …. Troppi controlli qua in giro ….Nn sono riusciti a comprare ….Ah ok»