Mala dei Quartieri Spagnoli, gli ex ras svelano il giro di affari della “piazza” di vico Canale Taverna Penta: «A comandare sono Carmine Furgiero e i cognati. Hanno i loro fornitori, ma versano fino a 3.000 euro a settimana a Esposito, Ricci, Saltalamacchia e Masiello»
Più che una semplice base di spaccio, un vero e proprio simbolo – ovviamente in negativo – del traffico di droga a Napoli. La “piazza della Sposa” è con tutta probabilità la più antica e conosciuta centrale per lo smercio di droga. Si trova nel cuore dei Quartieri Spagnoli, in vico Canale Taverna Penta, e da decenni fa capo a un’unica famiglia, quella dei Furgiero, che pur non essendo ritenuti dei veri e propri camorristi, hanno intrattenuto rapporti con tutte le principali cosche della zona, compresi i tre clan disarticolati dal blitz di pochi giorni fa: Masiello, Esposito e Saltalamacchia.
Con la retata e il conseguente arresto del capopiazza Carmine Furgiero “’o pop” la “base della Sposa” rischia adesso di fare gola a parecchi gruppi criminali: una situazione di potenziale pericolo che gli investigatori antimafia non hanno alcuna intenzione di prendere sottogamba. Della “piazza” dei Furgiero hanno parlato negli anni numerosi collaboratori di giustizia, alcuni dei quali hanno fornito agli inquirenti della Procura di Napoli retroscena a dir poco singolari. È il caso di Giuseppe Scala, ex affiliato al clan Di Biasi, che il 22 ottobre 2008 ha riferito: «Carmine Furgiero e Gaetano Avoletto gestiscono la piazza della sposa. È un’intera famiglia, o meglio più famiglia gestiscono la piazza della Sposa. Si chiama così perché la nonna di Gaetano e di Giuseppe la chiamavano la Sposa. Questa piazza si trova a vico Canale ed è conosciuta in tutto il mondo. La vendita è continua e avviene in strada liberamente, si vende liberamente hashish e marijuana».
Quanto ai personaggi coinvolti nell’affare: «Oltre a Carmine Furgiero, gestiscono questa piazza Gaetano Avoletto, Giuseppe Avoletto e Alberto. Lavorano con loro Roberto “’o gemello” e Vittorio. Lavorano con loro anche la moglie del Pop, che prepara le dosi, Addolorata, ossia la moglie di Sabatino, Gaetano Artimisio, Salvatore Avoletto, Marco De Benedectis e la moglie di Giuseppe o Gaetano Avoletto. Tutte queste persone svolgono ruolo di sentinella e si alternano nella vendita con dei veri e propri turni di lavoro». Giuseppe Scala non è stato però l’unico a parlare degli affare della “piazza della Sposa”.
In tempi più recenti l’ha fatto anche Maurizio Overa, ex fedelissimo dell’ex boss Marco Mariano, che il 15 febbraio 2016 ha spiegato: «Conosco Carmine Furgiero “’o pop”, è titolare notissimo della piazza di spaccio di hashish denominata della Sposa. Lui si rifornisce direttamente dai suoi fornitori, anche se in alcune circostanze lo abbiamo rifornito noi del clan Mariano. In ogni caso Furgiero, che gestisce la piazza insieme al cognato Gaetano e agli altri suoi familiari, versava al sistema una quota settimanale di 1.500 euro che prima, fino a prima della crisi, era di 3.000 euro a settimana. La quota veniva poi divisa tra Antonio Esposito “o pallino”, Enrico Ricci detto “Giacomino ’e Fraulella”, Eduardo Saltalamacchia e Marco Mariano che cedeva la sua quota alla famiglia Masiello». E ancora: «Anche Pesce prende il mensile da “’o pop”. So che “’o pop” oltre a pagare il mensile ai suoi stretti collaboratori, paga fuori mano anche mensili ad alcuni esponenti del clan Mariano, tra i quali Pesce e lo stesso Ciro Mariano».