Incursione armata a due passi da Mergellina, le telecamere incastrano la paranza del ras Strazzullo “’o chicco”: «Se il fratello tuo stava sui Quartieri Spagnoli già l’avevano buttato con la testa a terra»
Spregiudicati e pronti a tutto, i nuovi ras della Torretta di Chiaia non guardavano in faccia a nessuno. Privi di qualsiasi scrupolo, lo scorso 26 luglio, la paranza capeggiata dall’emergente ras Giovanni Strazzullo “’o chicco” avrebbe organizzato un agguato incurante del fatto che alla scena stessa assistendo un gruppetto di bambini, i quali, terrorizzati, sono subito scappati a gambe levate per mettersi al sicuro. Il raid è stato però quasi interamente registrato dalle telecamere dislocate nella zona, consentendo agli inquirenti di assicurare alla giustizia i quattro uomini del commando, ma all’appello manca ancora il quinto uomo, Mariano Cangiano.
Mancano venti minuti alla mezzanotte quando la paranza di sicari si raduna nell’abitazione di Strazzullo. Improvvisamente, come si legge nel provvedimento cautelare eseguito pochi giorni fa, si vede uscire di corsa Armando Mastroianni che si reca in vicoletto San Guido a prendere lo scooter, subito dopo esce anche Gennaro Ruggiero che si pone all’intersezione del vicoletto San Guido e infine esce, correndo, anche Mariano Cangiano che sale sullo scooter condotto da Mastroianni. Prima che i due partano a forte velocità imboccando via Riviera di Chiaia, Ruggiero fa il segno della pistola con la mano, dopo di che si toglie il berretto da baseball di colore nero e lo pone sulla testa di Mastroianni. Il commando ha appena pianificato l’agguato ai danni dei rivali del gruppo Pugliese, in particolare del rampollo Emanuele, figlio di Giuseppe.
Dalle immagini registrate dalla videosorveglianza si nota nitidamente il terrore di un gruppo di bambini allarmati dalla concitazione dell’azione degli indagati, tant’è che scappano probabilmente alla vista delle armi che erano state appena prelevate. Momenti puro terrore, ai quali avrebbe, dopo pochi minuti, fatto seguito l’incursione armata contro i Pugliese nel vicino vico Santa Maria della Neve. In breve tempo la notizia del raid si sparge nel rione e l’accaduto viene commentato dalla sorella del ras Giovanni Strazzullo, che, ignara di essere intercettata, discute con due amiche, una delle quali l’avverte: «Ma tu ci pensi no? Se stava sui Quartieri il fratello tuo già l’avevano buttato con la testa a terra! Ma da ora! Quello deve ringraziare Dio che sono una razza di scemi a Mergellina!». E ancora: «Lo azzeccano con la testa a terra… sta facendo troppe scemitaggini…».