di Giancarlo Tommasone
Un uomo è stato rintracciato presso la sua abitazione e sottoposto alla prova dello stub.
C’è già un sospettato, dunque, per l’agguato avvenuto questa notte ai Quartieri Spagnoli. Il raid ha avuto luogo intorno alle 2.45 nella zona di Largo Baracche, in Vico Lungo San Matteo. Due persone giunte in sella a uno scooter di colore nero, caschi integrali e giubbetto da motociclista, hanno esploso in totale 8 colpi di pistola all’indirizzo di Raffaele Vecci, classe 1996. Il 21enne è stato attinto all’addome; condotto immediatamente al Vecchio Pellegrini, se la caverà in una ventina di giorni.
E’ accertato, soprattutto da come si è svolta la dinamica dei fatti, che chi ha aperto il fuoco voleva uccidere e non solo avvertire. Vecci è stato raggiunto dalla coppia, mentre si trovava nei pressi della sua abitazione. Messo a segno il raid, i sicari si sono allontanati, facendo perdere le tracce in maniera fulminea. Poco dopo sul posto si sono portati gli agenti dell’Upg della Questura di Napoli. Dai bossoli recuperati si è potuto stabilire che i killer avessero utilizzato due armi, una calibro 9×21 e una 7.65. Al momento poco è emerso circa le cause che avrebbero portato all’agguato.
Da fonti investigative si apprende che Vecci abbia precedenti per spaccio e per porto abusivo di arma. Le indagini scattate immediatamente dopo il raid, hanno portato a perquisizioni presso abitazioni di alcuni pregiudicati della zona. Nel corso dei controlli, un uomo è stato sottoposto alla prova dello stub. Una zona sempre più calda, quella dei Quartieri Spagnoli, per quanto riguarda il registrarsi di fatti di sangue. Da mesi le forze dell’ordine hanno rilevato frizioni tra i gruppi in lizza. Lo scontro sarebbe stato innescato dal controllo del traffico degli stupefacenti. Sul caso del ferimento del 21enne, le prossime ore potrebbero essere decisive per ricostruire la matrice dell’agguato.