di Giancarlo Tommasone
Il conto alla rovescia è inesorabile, ancora un paio di giorni di pazienza, poi finalmente il sindaco de Magistris presenterà i due nuovi innesti nella squadra: si tratta di Monica Buonanno e di Laura Marmorale, che subentreranno a Maria D’Ambrosio e Alessandra Sardu. Poche ore fa, sempre riferendoci alla questione del rimpasto e delle deleghe, si è concluso l’incontro del gruppo Sfasteriati. «La nostra posizione resta sempre la medesima – dichiara Maria Caniglia a Stylo24 – Non siamo affezionati, in particolare, alle poltrone. In tutta questa diatriba politica quello che ci interessa è dare prima risposte concrete ai cittadini, soprattutto riguardo alle periferie. Motivo per il quale è nato il gruppo e abbiamo aderito al progetto del sindaco».
Per ciò che invece ha a che fare
con le deleghe, qual è
il pensiero degli Sfasteriati?
«Noi ci aspettiamo risposte concrete sui territori da parte di Luigi de Magistris, è chiaro che la delega è uno strumento da dare a un gruppo, uno strumento di fiducia superiore, che però noi Sfasteriati, mettiamo in secondo piano rispetto all’impegno e alle soluzioni da mettere in campo per i cittadini».
Venerdì saranno ufficializzati i due nuovi assessori, quali le ripercussioni sugli equilibri in Giunta e sulla tenuta della maggioranza? «A questa domanda posso rispondere a titolo personale. Io credo che il sindaco abbia fatto le sue valutazioni; se si riveleranno giuste e se la Giunta reggerà, solo il tempo potrà dirlo», afferma Caniglia.
Alla consigliera rivolgiamo anche una domanda sulla vicenda anticipata da Stylo24, quella relativa al siluramento di Alessandro Nardi (riferimento importante degli Sfasteriati), capo di gabinetto di Città Metropolitana, a favore di Pietro Rinaldi. Manovra operata dal sindaco de Magistris e dal suo braccio destro Attilio Auricchio.
«Al riguardo, di concreto, ancora non so niente, ho appreso la notizia dai giornali e quindi al momento non posso dichiarare alcunché in merito. Posso solo dire, sempre a titolo personale, che Nardi è sicuramente uno che in passato ha dato al sindaco il suo contributo, uno che è stato in deMa, ricoprendo il ruolo di tesoriere. Poi non conosco quali siano le ragioni di una eventuale decisione che potrebbe prendere de Magistris», risponde Caniglia.