Emergenza senza fine, numero di giardinieri insufficiente
A Napoli si conta l’ennesima vittima del maltempo. Un 62enne di origini marocchine, Mohamed Boulhaziz, regolarmente in Italia da anni e residente a Maddaloni (Caserta), è stato travolto e ucciso da un albero abbattuto dal vento. La tragedia si è registrata in Via Nuova Agnano, intorno alle 7 di ieri mattina. Per l’uomo, un commerciante, non c’è stato niente da fare; soccorso dal personale del 118, è stato condotto in ospedale,dove i medici hanno potuto solo constatarne il decesso. Una premessa doverosa: quello che, nelle scorse ore, ha interessato Napoli e altre città della Campania, è un fenomeno meteorologico di portata straordinaria, e quindi la morte di Boulhaziz è imputabile principalmente al caso. Ciononostante va ribadito come la cura di alberi e piante in genere, sul territorio comunale partenopeo, faccia i conti con una situazione di perenne emergenza. Una cifra fa capire da sola, come stiano in realtà le cose: ci sono soltanto 2 agronomi, per tutto il Comune di Napoli, incardinati nell’area Gestione del verde.
I numeri: solo 2 agronomi
per il monitoraggio del verde a Napoli
Problemi anche sul fronte dei giardinieri, ad esempio, dagli ultimi dati disponibili si evince come per 13 parchi cittadini, ci siano disponibili 100 di questi operatori. Farebbero 7 unità per zona, ma bisogna considerare la turnazione. Calcolando i turni, possiamo quindi concludere, che ci sono appena 2 giardinieri per parco. I numeri sono assolutamente insufficienti. Per risollevare le sorti del verde pubblico, come tenne a sottolineare l’ex delegato al ramo, Ciro Borriello, ci sarebbe bisogno almeno di 350 giardinieri. Ma a causa di quota 100 e dei pensionamenti, al 31 dicembre 2019 (praticamente tra 8 giorni), Palazzo San Giacomo potrà fare affidamento su 19 sorveglianti (per i parchi); 69 esecutori tecnici e zero operatori dei servizi generali.
Il collasso
del verde pubblico
è servito
E’ vero, gli alberi possono cadere, ma tra le cause dei crolli, oltre all’evento straordinario, si deve per forza di cose considerare l’incuria. Le piante, per mancanza di agronomi, non si curano, quando c’è da intervenire c’è un’unica strada: il taglio netto. E poi capita, magari, che quelli malati, che non si è provveduto ad abbattere, o quelli allocati in spazi di terreno insufficienti, sollecitati da vento e precipitazioni crollino e facciano vittime. Come appunto si è registrato ieri mattina ad Agnano. Il sindaco Luigi de Magistris, a nome dell’intera Amministrazione, ha espresso «profondo cordoglio» per la morte di Mohamed Boulhaziz. La polizia locale ha impegnato per l’intera giornata di ieri 200 agenti e 20 ufficiali cui si aggiungono circa 50 operatori chiamati in pronta reperibilità da casa. Il Servizio Verde della città ha attivato alcune imprese esterne per urgenti interventi in luoghi particolarmente critici come Via Posillipo, Viale Traiano,Via Belvedere, Via Lattanzio e Piazza Aprea. Non solo alberi abbattuti, ma anche problemi con segnaletica verticale e cartelloni pubblicitari pericolanti, dopo essere stati interessanti dagli effetti di vento e precipitazioni.
Opposizione all’attacco
Sulla tragedia di ieri mattina è intervenuto anche il consigliere comunale di opposizione, Andrea Santoro (FdI), che ha diffuso un comunicato assai critico. «Basta con le tragedie, basta con le vittime innocenti. Questa città sta cadendo a pezzi, occorre immediatamente un piano straordinario di messa in sicurezza. Il Governo nazionale nomini un commissario straordinario, che non sia il sindaco di Napoli, per la messa in sicurezza della città. Ormai non si contano più le vittime innocenti morte sotto gli alberi caduti, sotto i cornicioni dei palazzi, divelti o sotto i pali della luce», ha dichiarato Santoro.
Il presidente
della Commissione
Infrastrutture,
Nino Simeone,
interrogherà
il sindaco
Luigi de Magistris
Mentre il consigliere di maggioranza, Nino Simeone, ha sottolineato: «Il vento forte e la pioggia incessante hanno provocato seri danni in tutta la città. Centinaia gli interventi effettuati dai vigili del fuoco e Protezione civile, ma tantissime altre richieste, attendono ancora di essere affrontate. Questo è un fatto. Questo è il fatto. Domani (oggi per chi legge) in Consiglio comunale, in qualità di presidente della Commissione Infrastrutture, chiederò al sindaco quali siano stati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, messi in atto dall’Amministrazione, negli ultimi 6 mesi, per contrastare questi fenomeni meteorologici che già da tempo stanno interessando il nostro territorio».