Il Comune si intesta pure un evento privato come la mega esibizione della band inglese che ha fatto sold out. Non certo per merito della Giunta
Quello dei Coldplay è stato definito in tutto il mondo il «tour dei record». Ovunque è andato in scena ha segnato cifre da far impallidire qualsiasi rockstar contemporanea e non. Milioni di biglietti acquistati in pochi secondi. Polverizzati. Nelle date proviste in Portogallo, Spagna, Regno Unito, Italia, Svizzera, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi in appena 24 ore ne stati venduti circa 1 milione e 400mila. Una vera e propria corsa al tagliando. Non sono state da meno le date napoletane, molto attesa dai fans di tutto il Sud Italia.
Orgogliosi, per una volta, di poter ascoltare un gruppo mondiale a pochi chilometri (se non metri) da casa propria senza spendere cifre esorbitanti per trasporti e alloggio. Sì perché Napoli (come Palermo e Bari, altre grandi città del Mezzogiorno) da decenni è stata snobbata dalle band più importanti. Chi ama il rock e la grande musica è costretto a recarsi a Milano, Bologna, Firenze (o perfino Lucca) per ascoltare un concerto di qualità, tranne in poche eccezioni come agli scavi Archeologici di Pompei, dove però i tagliandi costano cifre esorbitanti. Un fan palermitano è costretto a fare migliaia di chilometri fino a Milano, vere e proprie trasferte o viaggi della speranza.
Il video ufficiale del Comune di Napoli
Eppure il sindaco Manfredi e la sua giunta non ha perso tempo e immediatamente sono scattati l’auto elogio e le pacche sulle spalle. È stato prodotto un video ufficiale del Comune di Napoli per presentare l’evento con tanto di interviste a Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco per la musica e l’audiovisivo, al promoter Giuseppe Gomez Paloma. Ci eravamo lamentati della Pravda di Luigi de Magistris, del fantasioso racconto di Telekabul, ma al confonto qui sembra di trovarsi di fronte un video promozionale dell’Istituto Luce.
«È un ulteriore testimonianza della centralità della nostra città e di un ulteriore opportunità per la nostra economia perché si tratta di decine di migliaia di persone che si spostano, che vengono da tutta Italia ma anche dall’estero» ha affermato questa mattina il primo cittadino Gaetano Manfredi, intestandosi il successo che in realtà è da ascriversi ad altri. Il cantante dei Coldplay, Chris Martin, ha espresso esplicitamente il desiderio di esibirsi al Sud.
Il caos in città
Non certo per i mezzi di trasporto che non funzionano (vedasi disastro Eav, Anm e Funicolare) o per le camere d’albergo che sono un decimo rispetto alle altre città turistiche d’Italia o per le strade dissestate e sporche. Problemi che non favoriscono eventi che vedono centiaia di migliaia di persone in cerca di mobilità o di un luogo dove soggiornare.
Può, un fans dei Coldplay, metterci 3 ore per arrivare da Bari a piazza Garibaldi e poi impiegare un’ora (se tutto va bene) per arrivare a Fuorigrotta? L’amministrazione non spiega che da Amsterdam-Schiphol a Napoli-Capodichino ci si impiega poco più di due ore di viaggio e poi da Capodichino al centro città è meglio farsela a piedi se non si vuol sborsare cifre blu per il taxi, data l’assenza di autobus decenti o di una stazione nei pressi dell’aeroporto. Perché non ha parlato dell’eterno caos traffico? Perché non spiega quando e come pensa di chiudere gli eterni cantieri che non offrono un bel biglietto da visita?
Le promesse del primo cittadino
Eppure il cantante ha chiesto Napoli perché è una delle capitali mondiali, nonostante una giunta che si è contraddistinta solo per immobilismo. Il sindaco, inoltre, ha affermato che lavorerà per portare altri concerti di questa caratura, non possiamo che fare il tifo per lui e sperare che quelli del prossimo 21 e 22 giugno 2023 siano solo i primi di una lunga serie di concerti. Ma oltre a parlare però, Manfredi e la sua giunta dovrebbero iniziare a lavorare per rendere Napoli davvero una città appetibile alle grandi star internazionali.