Nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani proiettato il film «Da domani mi alzo tardi»
di Serena Trivelloni
Ieri, venerdì 15 settembre, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani le istituzioni hanno voluto omaggiare, su iniziativa del Sen. Marco Silvestroni, Massimo Troisi in occasione dei 70 anni dalla sua nascita. Dopo l’evento del 3 Maggio alla Camera dei Deputati anche il Senato ha voluto ricordare il grande regista e attore partenopeo che ha reso grande il cinema italiano in tutto il mondo: «Grazie al film ‘Da domani mi alzo tardi’ del regista e nipote di Massimo Troisi Stefano Veneruso, riviviamo la figura di Massimo come se fosse ancora qui con noi. Se fosse vivo, oggi Massimo avrebbe compiuto il 19 febbraio 70 anni e questo film ci dà la possibilità di vivere delle emozioni davvero particolari. È quindi un onore per me e per il Senato proiettare in questa sala proprio questo film in suo ricordo».
Queste le parole del Senatore Silvestroni prima della presentazione dell’evento, a cui seguono quelle del regista Stefano Veneruso: «Sono molto emozionato, perché a distanza di 30 anni è straordinario sentire l’affetto e l’ammirazione per Massimo, siamo qui per questo. Il film è stata una vera e propria scommessa, perché fa parte del circuito dei film indipendenti. Grazie al lavoro di tutti, della produttrice Barbara Di Mattia, di Raffaele Veneruso e di Anna Pavignano alla sceneggiatura abbiamo fortemente creduto a questo progetto portandolo avanti con grande determinazione. Il Massimo “di Anna” raccontato con grande delicatezza sia nel romanzo che nel film, era sconosciuto anche a me, per la grande corrispondenza umana e creativa tra due personaggi che hanno fatto la storia del cinema, da Ricomincio da tre a Il Postino. Siamo voluti andare oltre gli stereotipi e la somiglianza per restituire al pubblico un Massimo davvero inedito ed emozionante».Un ritorno ad Itaca del nostro protagonista dopo vent’anni, che fa vivere al pubblico questo viaggio incredibile nel periodo ipotetico della possibilità, lasciandolo avvicinare in punta di piedi ai suoi modi tipici di essere e di interagire.
Decaro: magia che credo nel tempo possa essere sempre più coltivata e densa di significato
Un personaggio, come detto anche dall’amico e collega Enzo Decaro, presente nel parterre dei relatori, che è stato sempre in grado di andare dritto alle cose, rimanendo fedele a sé stesso: «Sono lieto di essere in una sede istituzionale come questa che permette di dare spazio a una delle tante personalità non solo artistiche ma anche sociali, politiche, di pensiero di Massimo Troisi. Questa è quella magia che credo nel tempo possa essere sempre più coltivata e densa di significato. Sono inoltre felice che Stefano abbia accettato questo compito di portare avanti un pezzetto di eredità non solo di sangue ma anche di pensiero di Massimo, facendolo conoscere ai giovani e ricordandolo agli adulti».
La forza mite di Massimo Troisi è stata infatti talmente grande da smuovere ancora oggi molte coscienze e non retrocedere mai neanche di un passo dalle proprie idee. È la stessa forza e dolcezza che è emersa in sala quando, alla fine della proiezione, con profonda nostalgia e senso di mancanza la sala è rimasta in silenzio per ricordare uno di coloro che la storia del cinema l’ha fatta davvero.
