La pubblicazione della notizia della nomina dell’ing. Luca Brancaccio (leggi) a direttore della «tratta fantasma» Santa Maria Capua Vetere-Napoli ha provocato la dura reazione del presidente EaV, Umberto De Gregorio, che in un post su Fb ha scritto: «In EaV non ho assunto nessun dirigente. Nei due anni della mia gestione, al contrario, i dirigenti sono passati da 22 a 16. Tra i 6 dirigenti che hanno lasciato il posto di lavoro vi è anche l’ex D.G. nominato da Caldoro: l’avvocatura regionale ha dichiarato nulla la nomina». E ancora: «Quanto a Brancaccio, non è dirigente ma quadro, lavora seriamente e merita il livello che gli ho attribuito. È direttore di esercizio delle linee dismesse: una carica che deve esistere, prevista dalla normativa ferroviaria. Ma il suo impegno non è questo, si occupa di molte altre cose, più rilevanti. Insomma il suo stipendio, da quadro e non da dirigente, non lo prende quale direttore di una linea dismessa, ma per gli altri incarichi che svolge: direttore linea metropolitana, responsabile parco autobus regionale, ed altro ancora».

Qualche chiarimento: 1) l’articolo di «Stylo24» non parla della nomina di Brancaccio a dirigente, ma di direttore dell’esercizio di una linea non in funzione, ed è completamente diverso, basta conoscere l’abc della lingua italiana per comprenderlo; 2) l’articolo sottolineava la coincidenza riguardo al passaggio della relazione dell’ex commissario Pietro Voci, risalente a oltre un anno fa, che parlava proprio di Brancaccio allorquando segnalava che «il comportamento di De Gregorio appare improntato ad assicurare un trattamento di estremo favore a Brancaccio rispetto agli altri dipendenti Eav»; 3) nessuno ha messo in dubbio le qualità dell’ing. Brancaccio né ha insinuato aumenti di stipendio, anche se la nomina a direttore dell’esercizio di una tratta, anche se non in funzione, è certamente un valore aggiunto curriculare che non ha immediati e valutabili riscontri economici in busta paga; 4) se l’ing. Brancaccio ricopre così tanti incarichi, poteva essere scelto un altro manager per la designazione di direttore dell’esercizio, se è una figura richiesta dalla legge?

Solo qualche domanda a cui si potrebbe rispondere con calma. Nessuna palata di fango, per carità. De Gregorio è liberissimo di scegliere quale direttore dell’esercizio di una tratta ferroviaria senza treni l’ing. Brancaccio, professionista serio e preparato. E imparentato con uno degli avvocati del governatore Vincenzo De Luca.