La struttura fu acquisita dal Comune e abbandonata. L’ex proprietario a Stylo24: «Unico in Italia a subire questo trattamento»
Dell’ex hotel di lusso (un palazzo di 11 piani a Gianturco), il Tiberio Palace famoso per i colori sgargianti, fiore all’occhiello della zona industriale, ubicato in posizione strategica per la vicinanza alla Stazione centrale ed al Centro direzionale, non resta più nulla o meglio resta tanta amarezza per la sorte subita. L’albergo gialloazzurro, per anni, punto di riferimento per businessman, meeting aziendali, eventi e comizi elettorali, da tempo versa in condizioni disastrose.
«Rubano di tutto, dal rame, agli infissi», si rammarica con Stylo24 Vittorio Insigne, ex proprietario della struttura di via Galileo Ferraris. L’albergo, chiuso ormai dal 2010, dal 2011 acquisito dal Comune di Napoli per abusi edilizi, ad oggi è oggetto di saccheggi quotidiani e si è trasformato in un ricovero di clochard e senzatetto.
Insigne, con alle spalle un turbolento passato imprenditoriale, pur avendo presentato cinque denunce alle autorità competenti, non ha riscontrato nessun «determinante intervento», e talvolta la polizia, pur essendo intervenuta sul posto, non è riuscita a fermare i malviventi. Ciò, dichiara sempre Insigne al nostro giornale, dipende dal fatto che il blitz delle forze dell’ordine «dovrebbe essere costituito da almeno 15 unità essendo il Tiberio Palace una struttura ampia ed articolata».
All’ex proprietario Insigne, dopo aver perso in Consiglio di Stato, restano a memoria degli antichi splendori soltanto dei depositi non attigui alla struttura. Ma soprattutto resta tanta incredulità. «Il mio è stato l’unico albergo in Italia a subire questo trattamento», conclude con rammarico.
ldm