La gigantografia del baby-rapinatore ucciso può essere cancellata, ora la palla passa a Palazzo San Giacomo
Il Tar non è entrato nel merito, anche se, attraverso il pronunciamento di ieri ha stabilito che nel caso in cui, il Comune di Napoli volesse cancellare il discusso murale di Ugo Russo, ha la possibilità di farlo. Di fatto, non c’è più la sospensiva cautelare, per eventualmente, rimuovere il dipinto realizzato ai Quartieri Spagnoli. Dopo il potere, adesso è una questione di volere, dunque. Il caso da mesi focalizza l’attenzione di media, opinione pubblica, e della politica.
La gigantografia del rapinatore 15enne ucciso il primo marzo del 2020, da un carabiniere, al quale cercò di rapinare un costoso orologio, approda a quello che può considerarsi un punto di focale importanza. Stando così le cose, adesso c’è da chiedersi, in che modo penserà di agire il Comune di Napoli, che sta attuando una campagna massiva contro la rimozione dei murales e degli altarini della criminalità. La notizia relativa al pronunciamento del Tar è stata riportata dal quotidiano Il Mattino.