La struttura è nel degrado tra rifiuti e mura crollate. Per riaprilo basterebbe poco
Da 33 anni abbandonato e preda del degrado. Il parcheggio dello stadio Maradona è lo specchio dell’operato delle giunte di centrosinistra che negli ultimi decenni hanno «occupato» Palazzo San Giacomo. Costruito con una spesa di 10 miliardi per i mondiali di calcio di Italia ‘90, è stato aperto per un breve periodo e poi immediatamente richiuso. Eppure sarebbe molto utile per la zona che nei giorni degli eventi allo stadio è preda di deliri legati al traffico e ai posti auto. Non risolverebbe il caos, ma sarebbe comunque un aiuto. Ma tant’è che il parcheggio da 180 posti è ormai diventata una discarica. Alcuni muri, all’interno, sono anche crollati.
Ma perché non è stato utilizzato? Perché mancherebbe un permesso relativo ai requisiti minimi antincendio, spiega Paolo Barbuto su «il Mattino». La questione della sua riapertura è stata sollevata dal consigliere comunale e presidente della commissione Infrastrutture Gaetano Simeone che ha cercato di ottenere risposte, ha scavato in cerca di documenti e atti che aiutino a ricostruire la vicenda. Impresa ardua, però, allo stato non esiste nessuna pratica relativa alla struttura. L’unico atto reperibile è il progetto.
Ci sarebbe anche un problema relativo all’altezza, il parcheggio è stato, infatti, costruito prima dell’avvento delle norme che prevedevano un’altezza minima di 2,40 metri. Misure che, invece, sono di poco inferiori. Un problema comunque risolvibile, scavando e abbassando un po’ il pavimento. «Non sono un tecnico ma per rimetterlo in funzione dovrebbero bastare circa 3 milioni di euro» afferma Nino Simeone. L’assessore Cosenza, rispondendo all’iniziativa del consigliere comunale, avrebbe assicurato il proprio impegno a risolvere la vicenda per dare, finalmente, il parcheggio alla città. Dopo 33 anni. Speriamo sia la volta buona.